Le PAGELLE rossonere di Juventus – Milan 4-0 FINALE COPPA ITALIA
Donnarumma 3: Due miracoli, poi no comment. Con le sue euro papere spegne completamente i sogni rossoneri.
Calabria 5,5: Non incide particolarmente, fa parte della debacle collettiva del secondo tempo.
Bonucci 5,5: Sente molto la partita, non ha la solita sicurezza difensiva, il duello con Mandzukic in più di un occasione lo infastidisce parecchio.
Romagnoli 4,5: Era davvero pronto? da quanto si è potuto vedere all’Olimpico non sembrerebbe, in ritardo parecchie volte e complice di una marcatura assente sul vantaggio bianconero.
Rodriguez 5,5: Non una partita eccelsa, inizia bene con decisione contro un cliente scomodo come Cuadrado, poi cade nell’anonimato.
Locatelli 5: Il centrocampo della Juve lo fa lentamente svanire, era chiamato a una prova di carattere in una partita decisiva, prova non superata. (dal 80° Montolivo: S.V.)
Bonaventura 6 : E’ in qualche modo l’anima del milan, lui nelle partite che contano ci mette sempre qualcosa in più, stasera purtroppo non è bastato.
Kessie 5: Partita pessima qualitativamente parlando, non azzecca un appoggio, la fisicità della Juve fa passare in secondo piano la sua.
Calhanoglu 6: Pronti via e scambio secco con Cutrone da vero campione, poi piano piano si spegne, anche se risulta pur sempre il più pericoloso tra i rossoneri in questa fase finale.
Cutrone 5,5: Parte bene, il “baby player” è solo da lodare per la sua stagione al di sopra di qualsiasi aspettativa, questa sera però in mezzo ai giganti, come da copione, si perde. (Dal 62° Kalinic 4: Autogol da brividi. Annata più che in ombra, nell’oscurità totale).
Suso 5: Sembrava tenesse i suoi soliti colpi in serbo per questa partita, ma di guizzi, dribling e cross nemmeno l’ombra. Ma dov’è finito? (dal 68° Borini 6: Da il suo contributo per cercare di cambiare qualche carta in tavola, ma è troppo tardi)
all.Gattuso 5,5: Doveva essere una finale mondiale. Per fortuna era solo una finale di Coppa Italia, e di conseguenza solo l’Italia rossonera ne è uscita affranta. Lui sentiva molta pressione, forse carica la squadra eccessivamente, d’altro canto, quando il portiere ne mette dentro due da solo, puoi farci ben poco.