La Russia batte 5-0 i falchi sauditi. E’ la rivincita di Čerčesov. Golovin toglie il sorriso anche al Principe ereditario.
Mosca – “ I just wanna feel real love” sono le note e le parole di Robbie Williams che risuonano nel cielo grigio di Russia e sullo Stadio Lužniki di Mosca. I mondiali 2018 si presentano così. Con le parole di un cantautore britannico di cui la marea russa non conosce il significato. Dopo la musica spazio al discorso di benvenuto del Presidente della Federazione Russa Vladimir Putin al suo quarto mandato non consecutivo. Il Presidente judoca esalta il ruolo del calcio e spera che il Dio pallone possa far avvicinare la Russia al mondo. Compito arduo che forse spetta più ai politici che ad un pallone che rotola. Gianni Infantino Presidente della Fifa saluta in più lingue ed il Principe ereditario al trono d’Arabia Saudita sorride. Del resto per uno che possiede un fondo sovrano di due mila miliardi di dollari non sorridere sarebbe un abominio. Pronti via e dopo 12’ Russia in vantaggio. Golovin crossa in area e lo stacco di Yuri Gazinskiy infila il portiere saudita. Gioia sugli spalti dello Stadio Olimpico e soddisfazione anche per il selezionatore dell’Ossezia Čerčesov tanto criticato dopo le ultime amichevoli. L’ex portiere dello Spartak e della Nazionale russa aveva annunciato che la spinta del popolo al Mondiale avrebbe dato una marcia in più. Al 42’ arriva il raddoppio di Denis Cheryshev che ubriaca la difesa verde ed insacca. I falchi verdi del deserto che nelle amichevoli pre mondiali avevano ben figurato contro Italia e Germania non riescono a controbattere. Si va al riposo sul doppio meritato vantaggio dei rossi di Čerčesov. Nella ripresa ci si aspetta la reazione dei verdi di Pizzi che non arriva. Sono lontani anni luce i Mondiali Usa 94 quando i falchi raggiunsero gli Ottavi di Finale e vennero sconfitti dalla Svezia per 3-1. Nel Mondiale a stelle e strisce i ragazzi sauditi vinsero addirittura contro Marocco e Belgio nel Girone perdendo solo contro l’Olanda. Chissà cosa faranno nella Federazione mangia allenatori adesso. Al 25’ la Russia triplica. Čerčesov sostituisce Smolov con Dzjuba e proprio quest’ultimo su assist di Golovin stacca alla perfezione a centro area e manda il pallone in rete. Esultanza da brividi per l’attaccante dell’Arsenal Tula. Ottima anche la prova di Aleksandr Golovin che in molti accostano alla Juventus e sicuramente i dirigenti del CSKA Mosca alzeranno ancora di più il prezzo. Sembra finita ma nel recupero arriva il quarto goal con un sinistro d’esterno vellutato di Cheryshev. E non è davvero finita. Il quinto goal di Golovin su punizione riesce a togliere il sorriso anche al Principe ereditario. E’ una giornata indimenticabile per i russi e per tutto il loro popolo. Forse è soprattutto la rivincita del selezionatore arrivato dalla lontana Ossezia fino alla panchina della madre di tutte le Russie.
scritto da Giandomenico Sica
Foto Ansa.it