Ancora NYON sulla strada rossonera. Ma un’EUROPA senza MILAN che EUROPA sarebbe?

Troppo si è scritto e detto sul rinvio al Purgatorio della Camera Giudicante UEFA di Nyon, ormai prossimo. Finiranno le ipotesi di riabilitazione o di condanna all’uscita dalle piazze europee, conquistate sul campo dagli uomini di Gattuso? Certo, un altro gradino di giudizio, farebbe prolungare l’agonia sportiva della tifoseria rossonera, qualora non arrivassero novità positive martedì 19 giugno.. A devastare il periodo di incertezza di chi ama le vicende di casa Milan ci si mette il Mondiale di Russia, vetrina prestigiosa anche per giocatori in rosa nella squadra di Rino Gattuso (sarà volato a Mosca anche per vedere all’opera i suoi uomini, convocati e non ancora inseriti al meglio a Milanello?). Il turbamento è quello di chi osserva queste partite dal profumo e dall’atmosfera celestiale, riservato ad eletti tra cui nell’occasione non figura la tradizione italiana. Ammirare da spettatori inermi un Mondiale, con lo spettro di non poter nemmeno varcare la porta che conduce alla più mite, ma non meno celebrata Europa: questo sì il timore più grande e profondo che sta attanagliando i pensieri dei sostenitori rossoneri. A breve un’altra sentenza o parere riporterà gioia o rigetterà nell’ansia agonistica. Un’Europa senza Milan, Europa non è. Ci si interroga, sulle manovre societarie rossonere, si fantastica, c’è chi indaga come mai non si è fatto per dissolvere nefandezze e crimini sociali. I tifosi rossoneri guardano al loro condottiero, Rino Gattuso e da lui sanno che una spiegazione o uno sfogo su ciò che sta per avvenire arriverà, un giorno,  anche da lui. L’immagine di quel San Siro stracolmo, infuocato dall’arsura milanese dello scorso agosto, al cospetto del, Craiova, potrebbe valere a dimostrare che dietro una Società nuova, un’intera tifoseria può costituire la forza economica per sopportare sanzioni e sostenere bilanci e programmazioni di cui si nutre (non sempre inflessibilmente) questa UEFA.

Foto youmedia.fanpage.it

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