Tatuaggi da rapper e velocità supersonica. Alla scoperta della nuova freccia ROSSONERA, SAMU “EL FIDEO” CASTILLEJO

Dieci minuti. Rettifichiamo, quattordici per la precisione, recupero compreso, per far innamorare i tifosi rossoneri di un nuovo giocatore, “El fideo” Samu Castillejo. Soprannome già noto nel mondo del calcio, viene infatti attribuito a un altro fuoriclasse di fama internazionale, un certo Angel Di Maria. Castillejo però, non è argentino, è spagnolo ed è un classe 95′, acquistato per incrementare il reparto offensivo nella rosa di mister Gattuso, aggregandosi al gruppo iberico composto dal portiere Reina e dal fantasista Suso. Leonardo e Maldini l’hanno voluto fortemente proprio per far rifiatare quest’ultimo, ma non è scontato che nel corso della lunga stagione che aspetta i rossoneri, le gerarchie non possano cambiare repentinamente. Suso dal canto suo è dotato di una tecnica che l’ex Villareal cresciuto nel Malaga non ha come punto di forza, ma dalla sua ha una velocità esplosiva a tratti devastante. Ha stupito e non poco la caparbietà con cui il ventitrenne è subentrato al posto di Chalanoglu nel difficile match del Meazza contro la Roma, che di fatto ha puntato i riflettori su di lui. Si,perchè Castillejo può adattarsi senza difficoltà  sia a destra che a sinistra senza stravolgere le sue caratteristiche. Oro puro per le variazioni tattiche in corsa del Mister rossonero, che nella scorsa stagione non disponeva di un’alternativa di questo genere, capace di spaccare la partita in qualsiasi momento. Unica pecca? La non propensione insistente al gol (l’anno scorso solo 6 gol nella Liga). Alla nostra domanda sul giocatore, in conferenza pre Milan-Roma, Gattuso ha ricordato come sia difficile inserirsi con nuovi metodi di allenamento e soprattutto nel nostro campionato,  arcigno a livello difensivo (ne sa qualcosa Cr7). Ma il tecnico è consapevole di avere di fronte una risorsa che può diventare un ‘crack’ improvviso nel nostro campionato. Castillejo nel match contro la Roma di Di Francesco  ha dimostrato di essere incisivo anche sotto l’aspetto caratteriale, lanciandosi sotto la curva, incitando i tifosi quasi fosse un veterano. Il “veleno” quindi non sembra mancare e l’abbraccio con il mister calabrese nel finale, dice più di mille parole.

 

Fonte foto: www.90min.com

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