Ibrahimovic-Milan: questo matrimonio s’ha da fare!
Non è solo un sogno di mercato. Le possibilità che Zlatan Ibrahimovic torni al Milan a gennaio sembrano aumentare con il passare dei giorni. Lo svedese è rimasto fortemente legato ai colori rossoneri (ha confessato a più riprese che, se fosse stato per lui, non sarebbe andato via) e i tifosi del Diavolo non hanno mai dimenticato il centravanti capace di segnare 56 gol in 85 partite ufficiali nelle due stagioni a Milanello (2010-11 e 2011-12).
L’operazione, se si farà, sarà vantaggiosa per tutti. Gattuso si ritroverebbe in rosa un giocatore in buone condizioni fisiche – nonostante l’età (37 anni) e il grave infortunio del 2017 – e soprattutto capace di trascinare con il suo carisma e la sua grinta i compagni: Ibra aumenterebbe in maniera esponenziale l’autostima della (giovane) truppa milanista, talvolta fragile emotivamente. La convivenza con Higuain non rappresenterebbe affatto un problema bensì un vantaggio: è sempre meglio avere tanti campioni piuttosto che pochi (basti ricordare la coesistenza tra Pirlo, Seedorf e Kakà ai tempi di Ancelotti).
Inoltre le ultime gare hanno evidenziato come il Pipita si trovi maggiormente a suo agio con il modulo a due punte: diventa così necessaria la presenza di un terzo attaccante puro oltre allo stesso Higuain e a Cutrone. Quest’ultimo non rischia di essere “oscurato” perché la stagione è lunga e sono molti i match da disputare tra Serie A, coppa Italia e (si spera) Europa League. La variabile infortuni ha infatti dimostrato quanto sia necessario avere numerose alternative a disposizione.
D’altro canto il gigante di Malmö avrebbe la chance di giocare nuovamente in uno dei più importanti campionati del mondo e dimostrare di essere ancora determinante (le motivazioni non mancano): in tal caso, con prestazioni all’altezza delle attese, l’Ibra bis durerebbe più di sei mesi previsti e cancellerebbe in un solo colpo i deludenti ritorni del passato (Gullit, Sacchi, Capello, Shevchenko, Kakà e Balotelli).
Fonte foto: Newspedia.it
