L’AIC (Associazione Italiana Calciatori) contro la violenza sulle DONNE. Il PROGETTO FACCIAMOGLIUOMINI nelle parole dei PROTAGONISTI.
La Redazione di cartacantaweb ha assistito oggi nei locali della DEMA4 all’illustrazione dell’importante progetto curato dall’Associazione Italiana Calciatori, presieduta da Damiano Tommasi.
È stato presentato oggi #FACCIAMOGLIUOMINI, il progetto dell’AIC (Associazione Italiana Calciatori), realizzato con il contributo della Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento Per Le Pari Opportunità e con il patrocinio di Lega Serie A, Lega Serie B, Lega Pro e Lega Nazionale Dilettanti. Il progetto è rivolto alla prevenzione e al contrasto della violenza sulle donne.
Nelle parole dei protagonisti intervenuti, l’importanza di questo lavoro, che ha evidenziato la terribile consistenza dei dati relativi agli episodi di violenza contro le donne: 7 milioni le vittime, 746 mila tentativi di stupro, una donna su tre ne è stata oggetto.
L’assessore Majorino ha voluto sottolineare che le donne non sono sole, manifestando il concetto del dare sostegno alla loro indipendenza, spiegando quanti e quali siano i ‘vincoli’ alla base degli episodi violenti ai danni delle donne.
Lara Comi ha posto invece l’attenzione sulla forza delle donne e nel coraggio di denunciare.
Emanuela Origlia ha chiarito il concetto della violenza sulle donne come problema culturale e la difficoltà di ricostruire la persona che ha subito un atto violento.
La forza della cultura nei concetti espressi da Cristiana Capotondi, oltre a quelli dell’indipendenza economica ed emotiva a vantaggio della figura femminile.
Qui di seguito il resoconto e la scheda dell’Evento.
Per parlare di #FACCIAMOGLIUOMINI e presentare tutte le parti che lo compongono, sono intervenuti in conferenza stampa: DAMIANO TOMMASI, Presidente AIC; PIERFRANCESCO MAJORINO, Assessore delle Politiche Sociali, Salute e Diritti del Comune di Milano; LARA COMI, in veste di Capitano della Nazionale Parlamentari; EMANUELA ORIGLIA, Avvocato e Segretaria generale dell’Associazione “Giuriste in Genere”; CRISTIANA CAPOTONDI, Vice Presidente della Lega Pro e protagonista di “Io Ci Sono”, il film tratto dalla storia di Lucia Annibali, MANUELA RONCHI e DEMETRIO ALBERTINI, Ceo di DEMA4, che collabora con AIC alla diffusione e alla comunicazione del progetto.
Damiano Tommasi sottolinea l’impegno dei calciatori: “Come Associazione Italiana Calciatori siamo da sempre molto sensibili al problema della violenza sulle donne e abbiamo deciso di presentare un progetto partecipando ad un bando del Dipartimento per le pari opportunità. Le istituzioni molto spesso hanno le idee, ma non hanno gli strumenti per poterle mettere in pratica, e l’AIC si è messa a disposizione per promuovere numerose iniziative e veicolare così importanti messaggi su questo tema. I calciatori sono sempre disponibili ed in prima linea per offrire la loro visibilità, in questo caso con il preciso scopo di sensibilizzare la rete sociale che c’è attorno ad una vittima di violenza, un problema di cui molto spesso si fatica a capire la gravità e che, in maniera subdola, purtroppo prosegue nel tempo”.
Madrina di #FACCIAMOGLIUOMINI è ELENA SOFIA RICCI, fortemente voluta da AIC dopo le sue dichiarazioni di gennaio in merito a una violenza subita da bambina: «Facciamo gli uomini…io direi “facciamo le persone”, non mi piacciono i discorsi sessisti uomini/donne, qua sono le persone che devono crescere, devono maturare, devono imparare ad amarsi e rispettarsi – ha commentato Elena Sofia Ricci, una delle attrici italiane più amate, in un video mostrato in anteprima durante la conferenza stampa – Il poter amare l’altro, rispettare l’altro, non può che partire dal rispetto per sé stessi. Quindi noi oggi dobbiamo puntare sulle nuove generazioni, dobbiamo insegnare ai nostri figli ad avere amore e rispetto per sé stessi, perché sicuramente questo indurrà l’altro a rispettarli di più. E poi dobbiamo insegnare loro l’educazione sentimentale, quel rispetto per gli altri che appunto parte dal rispetto di noi stessi. Dobbiamo guardare all’intelligenza emotiva, siamo molto indietro dal punto di vista emotivo rispetto a quello razionale. Dobbiamo lavorare molto sui nostri ragazzi e sulle future generazioni…temo che la nostra ormai sia un po’ persa, anche se spero di no. Tutti noi adulti, tutti noi che abbiamo dei figli possiamo insegnare alle generazioni future ad amarsi di più. L’amore per l’altro non può venire prima dell’amore per sé stesso. Ama il prossimo tuo come te stesso, non più di te stesso, c’era qualcuno di famoso che lo diceva».
Nel corso dei suoi 18 mesi di durata,#FACCIAMOGLIUOMINI comprenderà una serie di eventi, dentro e fuori dal campo di gioco, che verranno annunciati nei prossimi mesi. Tutti gli appuntamenti avranno lo scopo di creare consapevolezza, educare, sensibilizzare e rieducare giovani e meno giovani sul tema della violenza sulle donne.
Grazie alle regole e al “rigore” dello sport, #FACCIAMOGLIUOMINI mira alla comunicazione preventiva e all’educazione dell’uomo, agendo anche su chi ha sbagliato, affinché prenda piena coscienza del gesto compiuto e possa riflettere sul proprio vissuto.
Parola chiave di #FACCIAMOGLIUOMINI è RISPETTO, che è anche FAIR PLAY, ovvero il comportamento rispettoso delle regole, dentro e fuori dal campo.
Rispetto come concetto all’apparenza semplice e conosciuto da tutti, ma che in realtà si sta perdendo pian piano in una società che discrimina e non garantisce le stesse opportunità nei rapporti sociali e umani.
Simbolo di #FACCIAMOGLIUOMINI è il NARCISO, un fiore stupendo dal significato potente e molteplice: da una parte rappresenta l’autostima, la forza e la sicurezza in sé; dall’altra, invece, rappresenta la vanità e l’incapacità d’amare. Secondo alcune leggende, i narcisi hanno il potere di assorbire i pensieri negativi e malvagi degli esseri umani ed è per questo che sono velenosi. NARCISO è un personaggio della mitologia greca, bello e crudele, tanto da disdegnare ogni pretendente; così, per punizione divina, si innamora della sua stessa immagine riflessa in uno specchio d’acqua. Da qui deriva il termine NARCISISMO, un tratto della personalità che spesso diventa sinonimo di egoismo e vanità.
Ha collaborato al progetto anche FRIDA’S, prima catena di fiori in Italia, che darà il suo supporto all’iniziativa occupandosi del rifornimento di narcisi nel corso della campagna di sensibilizzazione.
L’obiettivo di questa campagna, sostenuta da sportivi professionisti e non, è di dare un’idea diversa dell’uomo, stravolgendo l’accezione negativa del termine narciso per renderlo un simbolo di rispetto. QUESTO E’ L’UNICO NARCISO CHE CONOSCO.
foto action-agency.com