M. PASOTTO (Gazzetta dello Sport):”Se il MILAN batte il Frosinone, la pressione andrà sull’ATALANTA. SPALLETTI? Lo conosco bene, è una persona molto sensibile…”.
Durante la trasmissione ‘CARTA CANTA’ in onda sulle frequenze di Ballando Station One, lunedì 13 maggio è intervenuto al telefono Marco Pasotto, giornalista della Gazzetta dello Sport, da sempre attendo alle vicende di casa Milan. La nostra Redazione lo ha interpellato sul momento delicato della squadra rossonera, sulla sfida a distanza con l’Atalanta, sulle difficoltà di Spalletti.
Cosa pensi della non concomitanza delle due sfide che coinvolgeranno Milan e Atalanta?
“Di certo il Milan non ha beneficiato quest’anno, come in passato, della sensibilità del cosiddetto ‘Palazzo’, ma sportivamente parlando, ipotizzando una vittoria del Milan sul Frosinone, credo che la pressione psicologica ricada poi sulla’Atalanta, che farà visita alla squadra campione d’Italia, nel giorno della festa Scudetto. La Juve ha già perso a Roma…”.
Ti sembra che lo spogliatoio del Milan si sia rafforzato nell’ultimo periodo?
“Siamo di fronte ad una squadra che ha ritrovato la coesione che non aveva più, anche se il ritiro ha costretto giocatori a restare per cinque giorni a Milanello, sono tanti, per questo erano comunque arrabbiati. Si è raggiunta la consapevolezza che il raggiungimento dell’obiettivo Champions sarebbe un risultato utile a tutti. Gattuso ha saputo abbassare i toni, gestire psicologicamente alcune situazioni delicate che erano nate all’interno dello spogliatoio”.
Cosa ne pensi, parlando di Inter, del fatto che Spalletti sia sempre stato in discussione e che nonostante la posizione attuale la squadra non sia decollata sul piano del gioco?
“Io penso che la rosa dell’Inter sia meglio attrezzata rispetto a quella del Milan, ma entrambe le squadre sono state troppe altalenanti. Conosco Spalletti dai tempi di Udine, un allenatore che può sembrare burbero e aggressivo, ma che ha una sensibilità molto alta e certo alcune vicende interne lo hanno condizionato negli atteggiamenti e messo in condizione di lavorare in modo disagevole”.
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