Le PAGELLE nerazzurre di Slavia Praga-Inter 1-3. CHAMPIONS LEAGUE

Handanovic 7,5: Mantiene vive le speranze con due super interventi, specialmente quello respinto di piedi col risultato ancora fermo sul 1 a 1. Intuisce il rigore che passa per vie centrali e battezza fuori un paio di tiro semi pericolosi.

Godin 7: La squadra capisce che è in serata e che per affondare in Champions bisogna fidarsi di chi è navigato a stare in certe situazioni. Legge bene in tutti gli anticipi ed è il primo a far partire l’azione.

De Vrij 6: I pericoli dell’armata ceca passano soprattutto dal loro potenziale fisico. Lui contiene e mantiene il solito ordine.

Skriniar 6,5: Sembra iniziare ad adattarsi alla difesa a tre e lo sta facendo anche con un certa classe. Rispolvera il vecchio e caro “Milan” nell’essere insuperabile. Dote che non va sprecata.

Candreva 6: Primo tempo piuttosto incolore salvo poi sterzare e cambiare i giri del motore (cit. Conte). Mette sulla testa di Lukaku il possibile gol del vantaggio e non sdegna in fase difensiva rimanendo sempre accorto al giallo che non arriva e che gli garantirà un posto tra i convocati nell’ultima gara del girone.

Vecino 6: È lui l’unico centrocampista che per natura può garantire un certo numero di inserimenti. L’Inter però fatica in mezzo al campo in particolare nei primi 45’ e a lui tocca praticare un po’ di “garra”. Il giallo ne è una conseguenza (dal 80’ Esposito: S.V.).

Valero 7: Giocare queste tipo di partite dopo aver passato 3 mesi e mezzo seduto in panchina deve fare un certo effetto. Lui sorprende tutti e come nella partita contro il Torino dirige con grande qualità la mediana nerazzurra. Si divide le colpe con Brozovic su un pallone perso ma l’aiuto in fase difensiva cancella il peggio (dal 77’ Gagliardini: S.V.).

Brozovic 7: A lui il compito più arduo tra i centrocampisti nerazzurri ossia quello di giocare fuori ruolo. Lascia il posto in mediana a Valero e slitta da centrocampista tutto fare: già perché Conte lo obbliga a duettare in mediana con lo spagnolo, ad inserirsi negli spazi ed a cercare la giocata nell’ultimo quarto d’ora. La traversa gli strozza la gioia del gol.

Biraghi 5,5: Sulle fasce l’Inter lavora poco e niente ma dalle sue parti proprio non si vede. Utile a tenere compatta la fascia ed evitare svarioni, troppo poco per l’ex Fiorentina (dal 77’ Lazaro: S.V.).

Martinez 8: I nuovi gemelli del gol hanno un nome ed un cognome. Il primo è l’argentino che convince tutti nella sua maturazione in terra europea. I gol glieli confeziona entrambi il belga ma lui è bravo a concretizzarli… e sono uno più bello dell’altro.

Lukaku 8: Il gigante buono doveva ancora sbloccarsi in Europa e lo fa in maniera straripante. I numeri parlano da soli: 1 gol, 2 assist, 1 traversa ed altri 2 gol revocati dal Var. All’Inter serviva il vero Lukaku e Lukaku ha risposto.

Conte 7: La prepara bene e sceglie 10/11 della gara di Torino. L’assente è Barella, guarda caso per infortunio. Antonio si fida dei suoi uomini e trova meritatamente la vittoria sul finale quando vince anche grazie alla caparbietà degli stessi. Dopo aver sfiorato il vantaggio per più volte arriva al vantaggio con la coppia Lautaro-Lukaku ora anche in formato Europa.

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