Le PAGELLE nerazzurre di Inter-Roma 0-0. 15° GIORNATA
Handanovic 6: Zaniolo prova ad impensierirlo ma lo sloveno rimanda al mittente il temuto gol dell’ex. A reti inviolate in casa non succedeva dal 25 settembre contro la romana biancoceleste.
Skriniar 7: La trequarti giallorossa è ricca di qualità ma l’assenza di una vera punta di spessore facilita i compiti anche se li complica in termini di imprevedibilità. Lui veste i panni del muro costringendo gli avversari a soluzioni alternative. Prova a sventagliare sulle fasce per accelerare ed allargare il gioco.
De Vrij 6,5: Inizialmente un po’ sottotono quando legge male alcune situazioni e patisce le incursioni rapide di Zaniolo. Poi come al suo solito passa per vie centrali come soluzione alternativa a Brozovic. Gli riescono anche un paio di dribbling da applausi.
Godin 7: Cresce e convince sempre più chi doveva già dall’inizio dimostrare di essere arrivato all’Inter per mettere al servizio le sue indiscutibili qualità. Nel finale alza l’intensità e prova il tutto per tutto buttandosi in mischia. Missione fallita ma pareggio fa punteggio.
Biraghi 5: Se c’è uno a cui manca la personalità per affrontare determinate partite è lui. Eppure sembrava essere partito bene con quel cross tagliente e che nessuno dei tre nerazzurri in area ha saputo cogliere. Poi però non cerca mai il fondo anzi preferisce scaricarla dietro rendendo inutile il veloce giro palla nerazzurro (dal 88’ D’Ambrosio: S.V.).
Vecino 6: Sbaglia in un paio di occasioni a tu per tu con Mirante che gli nega il gol. L’indecisione e la mancata precisione non si possono dimenticare pero è l’unico dei centrocampisti che cerca continuamente la porta.
Brozovic 5,5: Si divora il gol che poteva cambiare sorti e umore di squadra e ambiente. Predica in mezzo al campo cercando di farsi trovare sempre pronto ma a centrocampo chi domina non sono i nerazzurri.
Valero 6: Tanto impegno ma anche tanta corsa per lo spagnolo che sa di non poter durare per tutta la partita. Cerca di riempire le zone del campo dalla mediana alla trequarti. Respinge un paio di tiri ma non incide in fase offensiva (dal 72’ Asamoah 5: Conte gli rispolvera un ruolo che non faceva da anni come centrocampista interno e si vede).
Candreva 5,5: Quando non è serata non è serata. Sbaglia dallo stop più semplice al cross facendosi beccare dal pubblico sempre più infastidito. Esce per una botta alla schiena (dal 45’ Lazaro 5: Quando ha palla al piede sembra sempre che debba puntare e scartare l’uomo per andare sul fondo. L’idea c’è ma solo quella perché non crea la superiorità numerica chiesta da Conte. Male in fase di copertura).
Martinez 5,5: Mancini è un tosto avversario e lui se ne rende subito conto. Inneggia un duello col centrale ex Atalanta nel quale nessuno dei due ne esce bene: l’argentino fatica a concludere mentre l’italiano viene ammonito e così l’Inter chiude per la prima volta a zero reti segnate.
Lukaku 6: Si mangia un gol dopo che riesce a sfruttare (per metà) un’indecisione arretrata avversaria. Dà il pallone che Brozovic manda alle stelle e ben dialoga con Lautaro che però non sfrutta mai gli spazi creati dal belga.
Conte 6: Scelte obbligate a centrocampo e in attacco. Parte bene ma poi si fa sovrastare per una ventina di minuti salvo poi tornare in partita per decretare Mirante eroe di serata. È mancata lucidità davanti alla porta forse dettata un po’ dalla stanchezza da chi non ha ancora avuto modo di riposare.