MILAN, ciak si gira. Attenti al Leone IBRA: Chi sarà la sua preda? Quali le prossime mosse di ZLATAN?
Tempi duri per i tifosi rossoneri che in pochi giorni si vedono costretti ad abbandonare propositi di rincorsa e di rivalsa, costretti ad assistere a un nuovo valzer dirigenziale e tecnico. Il campionato sembra poter attendere, stando a quello andato in scena nei giorni scorsi nel mondo Milan. Analizzate già le posizioni di chi resterà tre le figure di vertice e che invece lascerà l’area tecnica e sportiva, ci incuriosisce, ma ci spaventa pure, pensare a quelle che saranno le prossime (e ce saranno, a nostro avviso….) reazioni di chi è stato riportato a Milanello lo scorso gennaio, sembra un’eternità, da chi ora sta per lasciare la truppa, l’ambiente e la tifoseria che era stata chiamata a rappresentare. Ci riferiamo a Zlatan Ibrahimovic, che per ora ha solo inviato un messaggio subliminale, strizzando il suo prezioso e minaccioso occhio, parlando di passione, denigrando chi invece non ne ha o ne fa un proprio principio. Ibra è parso certamente cambiato in questi poco più due mesi, disponibile, quasi affabile, lo abbiamo osservato in conferenza durante la sua presentazione, nelle gestualità dei riscaldamenti pre partita, negli esercizi di rifinitura in panchina e nei corridoi delle mix zone a fine gare. Ora però cambia, la regia, il palcoscenico, non il proprio fedelissimo pubblico. Ibra sarà sicuramente turbato, non certo scosso o impreparato, ma ciò non induca a pensare che sia pronto ad accettare passivamente gli eventi. Il ‘Leone’, come spesso ha voluto descriversi, ruggirà, non sappiamo solo quale preda o migliore occasione sceglierà nella sua strategia di caccia. Zlatan potrebbe decidere di erigersi a condottiero unico di ciò che è rimasto di rossonero a questo punto della stagione, di sbattere la porta o decidere di non placare la sua foga e irruenza in campo e fuori. Qualcosa Ibrahimovic inizierà a fare, fin da subito, perché il ritorno a Milano e al Milan nasceva da altre premesse e promessa. A marzo, il ’coup de theatre’, donato incautamente al pubblico di fede rossonera, non lascerà lo svedese a fare da spettatore di una ‘saga societaria’ che non inchioda più alla sedia uno stanco pubblico di fede milanista. Si dice ‘The show must go on’. Zlatan, con i suoi silenzi o i suoi ruggiti aiuterà a comprendere, accettare o allontanare i protagonisti del prossimo ‘casting’, indipendentemente dal fatto che lui sia in futuro tra gli attori protagonisti. Ciak, si gira…
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