Le PAGELLE nerazzurre di Roma-Inter 2-2. 34° GIORNATA

Handanovic 6: Un paio di uscite a vuoto ma anche un bel salvataggio a inizio ripresa. I buchi difensivi lo portano ad incassare due gol.

Skriniar 5,5: Arretra troppo su Mkhitharyan che è troppo libero di penetrare in area per andare poi al gol del 2 a 1.

De Vrij 6: Croce e delizia in un match che lo vede segnare e portare avanti i suoi ma poi non riesce ad impedire il gol di Spinazzola con un rocambolesco semi autogol.

Bastoni 5: Troppi pasticci sulla corsia di sinistra in cui la Roma è troppo libera di fare quello che vuole (dal 82’ D’Ambrosio: S.V.).

Candreva 6: Tanta corsa ma poche occasioni create. L’impegno c’è ma la fatica inizia a sentirsi (dal 67’ Moses 6,5: Decisivo nel credere fino all’ultimo nell’errore di Spinazzola che porta al rigore del pareggio).

Barella 5,5: Il grande ritorno delude un po’ le aspettative perché lui con un giallo sul groppone è sempre sul filo del rasoio. Tanta grinta ma forse non la condizione ottimale.

Gagliardini 6: Sta sul pezzo e fa bene a centrocampo anche dopo aver ricevuto un brutto colpo che lo costringe ad una vistosa fasciatura (dal 69’ Eriksen 5,5: Una punizione e poco più).

Brozovic 5,5: L’esperimento trequartista già provato ai tempi dai predecessori di Spalletti non convince. Tornato nel suo habitat della mediana migliora.

Young 5: Impreciso e poco lucido nelle scelte. Necessita rifiatare (dal 68’ Biraghi 5,5: Poco impegnato).

Sanchez 6,5: Niente di particolarmente spettacolare per il cileno che questa volta ha difficoltà nel trovare lo spazio giusto. Regala l’assist su corner per De Vrij.

Martinez 5,5: La parte migliore è stato il gol poi annullato. Si vede poco lui come tutta l’Inter. Protagonista di un dubbio contatto frutto di polemiche (dal 67’ Lukaku 6,5: Torna e ritorna subito al gol. Freddo e glaciale dagli 11 metri).

Conte 6: La sua Inter patisce una Roma brillante e più in palla. Reagisce forse troppo tardi con un cambio di modulo che ha poi portato al pareggio, proprio quando ha iniziato ad alzare il pressing. Rimane un punto d’oro che sancisce aritmeticamente il posto tra le prime quattro del campionato.

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