STEFANO e i suoi ragazzi TERRIBILI: LILLE e VERONA per capire chi SIETE. Parola d’ordine: PIEDI PER TERRA.
Piedi per terra, si fa per dire, perchè dopo ventiquattro risultati utili consecutivi e un primato in campionato coinciso con il bottino pieno in Europa League, essere modesti e umili non è un’impresa da poco, specie se la tua squadra ha un’età media di 24,8 anni. E’ un Milan che viaggia a ritmi frenetici quello di Stefano Pioli, con un ruolino di due gol realizzati a partita e solo cinque subiti in A. Sembrano passati secoli, da quando si palesava quel fastidioso malessere dovuto alla scarsa finalizzazione, con la sfilata di numerosi attaccanti, trequartisti e mezze punte, sotto i fari accecanti di San Siro. Come sembrano passati decenni del resto, da quell’1-2 in casa con il Genoa, l’ultima partita prima del doloroso lock-down che mai come ora sembra di nuovo aleggiare sopra le nostre vite. Era un Milan spento, senza idee e motivazioni, con uno Zlatan Ibrahimovic già in palla nonostante tutto, ma che a fatica riusciva a coinvolgere a pieno, quel gruppo di giovani scanzonati. Oggi è tutto diverso, un altro mondo, tranne Ibra, che è sempre il medesimo, anzi meglio, con sette gol in quattro partite, a trentanove anni, si trova nel bel mezzo del miglior inizio di stagione della sua carriera. L’esempio più lampante della rinascita poi, ha un nome e cognome: Rafael Leao. Lo svogliato ragazzino portoghese, pieno di talento ma irrealizzato, è diventato un mix di forza e fantasia, ritagliandosi il posto fisso in campo, al completo servizio dei suoi compagni e del tecnico emiliano. La crescita è evidente in ogni zona del campo, partendo da dietro, con un leader difensivo particolare e inaspettato, Simon Kajer, geniale operazione low cost. Bennacer e Kessie compongono un centrocampo di qualità e quantità, che pochi attualmente in Italia e in Europa possono vantare. Il problema terzini sembra essere un lontano ricordo, Theo a sinistra, Calabria a destra e all’occorrenza Dalot e Conti garantiscono un’ottima spinta e copertura. Con Tonali in ripresa e Rebic di ritorno, le soluzioni di certo non mancano. E poi c’è lui, Stefano Pioli, un padre per questi ragazzi, che prima della sosta se la vedrà giovedì sera a San Siro contro il Lille (secondo nel girone H di Europa League) per ipotecare il passaggio del turno e Domenica nel posticipo serale, contro il temibile Verona di Juric. L’obiettivo è chiaro, consolidare il primo posto, mai così bello da vedere dopo tempi bui e cupi, e che di giornata in giornata, stona sempre meno agli onori della cronaca.
fonte foto: pianetamilan