“THRENO” HERNANDEZ in PARTENZA! Ma con lui in campo, il MILAN, di fermate ne fa ben POCHE.
C’era una volta al Milan, il problema terzini, un bel paradosso, dopo gli anni gloriosi passati ad ammirare un certo Paolo Maldini sulla sinistra, il “pendolino” Cafù sulla destra e il simpatico ed irriverente “concorde” Sergio Claudio Dos Santos, meglio noto come Serginho. Infatti nella storia recente rossonera il feeling con i laterali difensivi non è mai stato idilliaco, vuoi per gli innumerevoli paragoni ed accostamenti ingombranti, vuoi per il peso di una maglia estremamente gloriosa. Un ruolo che, nel corso del tempo, si è evoluto e non poco, passando da essere marginale ad avere un peso specifico in ogni squadra di calcio. Il terzino moderno, deve essere capace a difendere e ad attaccare allo stesso tempo, deve avere gamba, molta gamba e perchè no, essere prolifico davanti alla porta, quasi come un attaccante. Non ce ne vogliano i vari Taiwo, Armero, Mesbah e Costant per citarne solo alcuni passati da Milanello, ma davanti agli ottanta mila di San Siro, situazione ad oggi solo amarcord, ogni cross e avanzata priva di pericolosità, veniva contrassegnata da innumerevoli fischi ed insulti di vario titolo. E chi se non il terzino per eccellenza, l’attuale responsabile dell’area tecnica del Milan, Paolo Maldini, poteva porre fine a questa estenuante agonia da terzino. Theo Hernandez, francese di origine spagnole, su cui il Real Madrid, stranamente, aveva smesso di crederci, fu l’intuizione geniale dell’ex capitano. Era un’afosa estate del 2019 e i due si incontrarono in quel di Ibiza, città cara a Paolo e famiglia, da li scattò quella scintilla che ad oggi è diventato un autentico incendio di tinta rossonera. Corsa, dribbling, potenza e fiuto del gol, tutto ciò che mancava da tempo alla squadra di via Aldo Rossi, mescolata a quella voglia di non mollare mai che lo ha contraddistinto sin da inizio carriera, quando cresceva tranquillamente nella,, ‘cantera’ dell’Atletico Madrid. E pensare che Giampaolo gli preferiva Ricardo Rodriguez, con tutto il rispetto del caso, da quando Theo calpestò il prato verde di San Siro in quel derby perso poi due a zero, dal campo non uscì più. Attualmente è uno dei punti di riferimento assoluti dei rossoneri di Stefano Pioli. Prestazioni da capogiro, pur essendo partito un po’ in sordina nella stagione ancora in corso. Venti milioni di motivi per considerare Theo Hernandez come una vero e proprio colpo di mercato da parte della Dirigenza rossonera. Da Maldini passando per Moncada e Massara, sono riusciti a strappare questo talento a una cifra irrisoria, rispetto alla valutazione sul mercato odierna, almeno triplicata. In nazionale Deschamp non si è ancora accorto di lui, a differenza del mondo intero, preferendogli Digne dal suo lato di campo, una scelta che fa sicuramente discutere i media, ma che per molti tifosi rossoneri è una gradita manna dal cielo, scongiurando che il “Threno” Hernandez possa poi finire la benzina e smettere di sfrecciare sulla sinistra del suo prato verde preferito, quello di San Siro.
Fonte foto: A.C. Milan
Sii chiaro: va o resta ?
Ciao Gianluigi, in che senso? 😀