E. GAMBARO: ” Il MILAN ingenuo nelle operazioni DONNARUMMA e CALHANOGLU. Il ritorno di BUFFON a PARMA una scelta umile, ma in ITALIA nessuno come ALBERTOSI. Con l’AUSTRIA scelgo LOCATELLI”.

Nel corso della puntata di sabato 26 giugno, a ‘Stadio 107’, la trasmissione in onda a Radio Studio Milano, è stato nostro ospite Enzo Gambaro, ex giocatore di Milan, Parma, Napoli, Fiorentina tra le altre e oggi apprezzato opinionista in tv. Lo abbiamo interrogato sul mercato, sulle vicende Donnarumma e Calhanoglu sul ritorno di Buffon a Parma e naturalmente sulla Nazionale.

Cosa ne pensi delle due operazioni di mercato che a Milano hanno visto protagonisti Donnarumma e Calhanoglu?

“Per quanto riguarda Donnarumma era chiaro che Raiola, il miglior Procuratore al mondo, non sarebbe stato con il cerino in mano, come tanti pronosticavano…Si doveva fare qualcosa qualche mese fa, a fine 2019, proponendo a Donnarumma un’offerta di aumento di ingaggio per il rinnovo, Nel caso non avesse accettato, gli avrei detto di trovare qualcuno che portasse trenta milioni e sarebbe stato libero di andare, altrimenti lo avrei avvisato che il Milan avrebbe preso un titolare e lui sarebbe andato in panchina per un anno. Calhanoglu? Ha giocato tre mesi decenti in quattro anni… A lui avrei proposto un anno fa un contratto con un ingaggio a scendere dato il rendimento insufficiente, altrimenti lo avrei venduto a dieci milioni di euro. In entrambi i casi c’è stata un po’ di ingenuità”.

Da ex Parma, come giudichi il ritorno di Buffon in gialloblu?

“Buffon è stato un grande portiere, fra i primi cinque del calcio italiano. A Parma ogni volta è stato contestato, ma lì ha vinto gli unici trofei internazionali con una squadra di Club, perchè alla Juve non ne ha conquistati. Tornare a questa età, in serie B, gli fa guadagnare dei punti e ha dato dimostrazione di umiltà. Prima di lui comunque nella classifica dei portieri italiani metto Albertosi. il più grande e poi Zoff. A seguire uno tra Zenga, Buffon e Peruzzi”.

Parliamo di Nazionale, Enzo. Questa squadra deve affrontare avversari più tosti, ma è pronta per proseguire il suo percorso europeo?

“La nazionale ha giocato molto bene le prime partite non avendo paura di affrontare avversari comunque non forti. L’Austria è una squadra simile a quelle incontrate anche se ha un fuoriclasse, David Alaba, che noi non abbiamo e che è capace di ricoprire più ruoli. Da valutare anche il cambio di sede, perchè si giocherà in Inghilterra, non più di fronte al proprio pubblico. Non sono d’accordo con chi dice che questo Europeo lo può perdere solo l’Italia… Mi auguro di vincerlo, ma non vorrei essere nei panni di chi ha pronunciato quelle frasi, dovesse andare male”.

Quindi l’Italia non ha un suo fuoriclasse, oppure tu lo hai individuato?

“No, non ce l’ha. Ha un buon gruppo, dovrà in futuro sostituire i centrali. Abbiamo un ottimo centrocampo. Non toglierei Locatelli, che in questo momento è quello che ha fatto meglio. L’Austria ha qualcosa in più dal punto di vista fisico, quindi lascerei Locatelli al posto di Verratti che è invece un giocatore più tecnico”.

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