A. SCANZIANI: “FERRERO con la SAMP ci vuole guadagnare. DAMSGAARD? Se arriva l’offerta… Con S. INZAGHI meno pressioni per i giocatori. A proposito di MANCINI…”.

La redazione di Carta Canta durante la puntata di Stadio 107 del 27 luglio scorso a Radio Studio 107 Milano, ha raggiunto al telefono Alessandro Scanziani ex giocatore, tra le altre, dell’Inter e della Sampdoria di cui fu capitano. Gli abbiamo chiesto un giudizio sulla Samp, sulla Nazionale dei tanti ex ‘Doria’, su Damsgaard, sull’Inter di Inzaghi e ci ha raccontato un aneddoto…

Da ex capitano della Sampdoria, ti chiediamo, cosa ne pensi di questa squadra che ha cambiato allenatore e che sembra interessata anche a Conti e Caldara del Milan?

“Questa Società è gestita da una persona che non è così ben vista a Genova, una città abituata troppo bene con Mantovani, numero uno in assoluto, con cui si è vinto Coppe Italia e campionato. Il Presidente sembra più interessato guadagnare che a competere con le concorrenti. La Samp come altre squadre va a cercare all’estero giocatori stranieri giovani da far emergere per poi venderli e realizzare. Il problema, a mio giudizio, è che ci siano troppi stranieri in squadra, in Italia. Io metterei dei limiti in rosa, anche perchè mi sembra che abbiamo appena vinto un Campionato europeo… “.

C’è tanta Sampdoria in questa Nazionale che ha vinto: Mancini, Vialli, Lombardo, Evani.

” Grandi complimenti a loro per aver dato a questi ragazzi cattiveria agonistica, voglia di vincere e rispetto per le scelte dell’allenatore. Abbiamo vinto, sebbene ai rigori, più che meritatamente. Ovviamente il gruppo è rimasto compatto perchè si vinceva”.

Come giudichi Damsgaard, a cui è stato dato dal presidente Ferrero un valore di mercato molto alto?

“Non lo conosco personalmente, ma sul campo ha dimostrato di essere bravo e di poter solo migliorare. Non sempre è stato titolare dall’inizio, io lo seguivo e vedevo che il ragazzo ha tanta determinazione e un ottimo spirito. Io a quaranta milioni lo cederei, perchè il Presidente è lì per guadagnare, così come altri che non sono tifosi e che non sono disponibili a perdere soldi per squadre che non tifano”.

Parlando di Inter, riuscirà Simone Inzaghi a proseguire il lavoro di Conte e a non farlo rimpiangere?

“Allenare l’Inter è diverso rispetto alla Lazio, con tutto il rispetto: qui l’obiettivo è vincere, possibilmente arrivare davanti a Juve e Milan. I giocatori, con Conte, avevano la responsabilità di dover entrare in partita dopo pochi minuti, può essere che ora non vivano più questa responsabilità e giochino con meno pressioni”.

A fine intervista Alessandro Scanziani ci racconta un aneddoto.

“Facevo benzina e una persona mi si è avvicinata e mi ha chiesto se fossi stato quello che giocava con Mancini. Gli ho detto, ferma un attimo: era lui che giocava con me, lui aveva diciassette anni quando è arrivato a Genova e io ero Capitano e ne avevo quasi trenta… Il signore mi ha guardato un po’ male ma poi ha sorriso…”,

foto it.wikepedia.org

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *