PARRAVICINI a SPORTITALIA dopo le dimissioni SHOCK dal RENATE : “DOVEVO ANDARE VIA PRIMA, QUESTO MATRIMONIO NON ERA GIUSTO..”

Francesco Parravicini, ex tecnico Pro Sesto e nelle ultimissime ore, anche ex allenatore del Renate, parla a Sportitalia delle sue dimissioni Shock, dopo una sola giornata di campionato:

“Dopo una sola partita, dopo novanta minuti, l’allenatore del Renate se n’è andato, mister che è successo?”

“Dovevo andare via prima, ma senza far polemica, io non ero l’allenatore giusto per il Renate e loro non erano la società giusta per me. Paradossalmente però non è stato un errore andare via prima, perchè la regola che c’è, che un allenatore poi non può più cambiare squadra, è una regola sbagliata. In tutti i campi lavorativi un lavoratore può cambiare azienda, mentre per quanto riguarda un allenatore, può allenare solo una squadra e penso sia una regola sbagliata, magari regolabile con dei paletti temporali, io ora devo stare fermo un anno.”

Ma cosa è successo? La squadra non ti seguiva? I dirigenti non ti seguivano? Strano perchè il Renate viene considerata una squadra molto attrezzata, l’anno scorso ha fatto molto bene”

“Come ho detto prima, io non ero l’allenatore giusto per il Renate, probabilmente voleva continuare a fare quello che ha fatto negli anni precedenti, che l’ha portato ad avere ottimi risultati, ma non era la realtà giusta per me, fin dall’inizio si capiva che questo matrimonio non era giusto, si è trascinato per un mese, il mese di preparazione e la colpa probabilmente è la mia perchè dovevo fare questa scelta prima. Il Renate comunque ha il tempo di rimediare, ha tutto un anno per prendere un altro allenatore e avrà la forza per correggere gli errori, mentre io, tornando alla regola di prima, non potrò trovare un’altra soluzione”

“Ti sei sentito un pò come Gennaro Gattuso in questa situazione?”

“Nel mio carattere c’è la voglia di non mollare, di provare ad andare avanti anche nelle situazioni difficili, anche se fin dall’inizio mi sono reso conto, senza fare polemica, che io non ero l’allenatore giusto per loro, volevano portare avanti quel lavoro che gli ha permesso di portare a casa risultati importanti, io sono arrivato a Renate con le mie idee.”

“Posso chiederti se la squadra l’hanno fatta su misura in base alle tue indicazioni? Hai chiesto una cosa e te ne hanno data un’altra? Hai chiesto un esterno e ti hanno dato un centravanti? C’erano segnali non aderenti a quello che tu avresti voluto trovare?”

Io non ho trovato un gruppo di giocatori per fare quello che volevo fare io e in più mi sono resto conto che si voleva continuare sul lavoro degli anni precedenti, non c’era voglia di cambiare, se si voleva portare avanti il lavoro dell’anno scorso e prendere un allenatore come me, che vuole giocare in un certo modo, non era un matrimonio da fare. Comunque il Renate è una società seria, ha un grande presidente che ha investito tanto e merita i risultati.

Fonte foto: il cittadino mb

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