La nostra serata a Birmingham con PAUL GASCOIGNE. Lo spettacolo lo conduce ‘GAZZA’: platea in estasi, tra risate, cori e tanti occhi lucidi.

Carta Canta è sbarcata nel Regno Unito, lo scorso week end. Grazie all’invito del giovane collega e amico fraterno Salvatore Boemi, con cui ebbe inizio la mia prima esperienza radiofonica e giornalistica, sono stato a Birmingham. Salvo (noi, così lo chiamiamo in Italia) studia giornalismo in Scozia, a Glasgow, il prossimo anno concluderà il suo percorso di laurea in giornalismo e grazie alla sua vicinanza ai ‘Rangers’ ha avuto modo di conoscere e collaborare con il managment di Paul ‘Gazza’ Gascoigne, autentica icona del calcio inglese e scozzese, oltre che indimenticato idolo della curva nord della Lazio. La figlia, Bianca Gascoigne, è
da qualche settimana apprezzatissima protagonista , concorrente ballerina a ‘Ballando con le stelle’, il programma di Rai 1, condotto da Milly Carlucci. Salvo ha voluto condividere con me l’invito esclusivo per la sera del 5 novembre scorso, al Regency Banqueting Suite di Birmingham, dove era stato organizzato per i partecipanti (con biglietti dal costo fino a 150 sterline) un incontro con il mitico ‘Gazza’ che avrebbe con loro posato per una fotografia scattata da un professionista e immediatamente ritirata all’interno di una prestigiosa custodia. La sala era allestita con tavoli rotondi elegantemente apparecchiati e cena accompagnata da cibi indiani. Un fornito bar ha dato la possibilità di aggiungere birra e cocktail alla favolosa cornice, Gascoigne ha partecipato con molto garbo, forte empatia al rito delle fotografie, non negando abbracci, pacche sul petto e baci (per lo più al pubblico femminile). E’ toccato poi al conduttore introdurre il primo intervento di Gascoigne, seduto ad un tavolo, con un microfono tra le mani, con cui avrebbe poi iniziato il suo show, lasciando ben poco spazio a chi era incaricato di interrogarlo su temi calcistici e personali. Gazza invece, da condottiero e leader vero, iniziando a spaziare all’interno della sua carriera, raccontando aneddoti, spesso interrotti o meglio celebrati dagli applausi dei commensali, urla di approvazioni e cori inneggianti “Gazza is a legend”. Gascoigne, da uomo intelligente, ha ironizzato sui problemi di dipendenza che lo hanno accompagnato in carriera, continue sono le scenette ed episodi con cui ha voluto confessare le sue difficoltà comportamentali, al cospetto di allenatori, dirigenti sportivi e compagni di squadra. Spazio anche alle sue bravate, ai suoi eccessi, all’ammirazione per colleghi o avversari . Gazza ha retto il palco come pochi altri colleghi o personaggi dello sport mai saprebbero fare. Si è concesso una pausa, per poi tornare protagonista, loquace come non mai, sorridente, ammiccante di fronte a un pubblico ammaliato e nostalgico. Il conduttore quindi ha iniziato a proporre alcuni oggetti che li hanno visti poi essere acquistati in un’asta benefica che ha coinvolto i presenti. L’ho avvicinato durante lo scatto che ci ritrae insieme, riuscendo solo a presentarmi, qualificarmi e a scambiare quell’agognata stretta di mano avvolta da un abbraccio. Salvo gli confida un messaggio che il suo ex compagno di squadra, l’italiano Marco Negri, ci aveva inviato nel pomeriggio in modo che glielo recapitassimo. Gascoigne ride forte e ci sussurra la risposta che custodiremo gelosamente nello scrigno di una serata per pochi, indimenticabile per tutti. Thanks for all, Paul ‘Gazza’ Gascoigne.

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