INTER vs Juve è tempo di RISCATTO. Ora INZAGHI deve osare: da GOSENS CORREA, come cambia l’assetto tattico.
Si avvicina Juventus – Inter e per i nerazzurri è tempo di riscatto. Sette punti nelle ultime sette partite, un po’ poco per chi ha l’ambizione di arrivare alla seconda stella. Due settimane di riposo, più per Inzaghi che per i giocatori che tra un impegno e l’altro con le rispettive Nazionali, casi di Covid e amichevoli proseguono il loro tour de force stagionale. Più che riposo è tempo di riflessioni per mister Inzaghi che si è ritrovato da capo gruppo in campionato ad inseguitore. Un torneo anomalo, che lo ha visto un po’ diesel all’inizio, implacabile tra ottobre e novembre e fragile a ridosso della primavera. Da leader indiscusso alla graticola in poco tempo, troppo poco tempo. Lo scudetto però è ancora lì da difendere, le partite e i punti in ballo sono ancora tanti. Tutto è possibile ma su alcuni punti è giusto soffermarsi: il mercato di gennaio ha portato in dote un esterno sinistro di tutto rispetto, Robin Gosens. Il tedesco superato il periodo di inserimento e i postumi dall’infortunio che lo hanno tenuto ai box per molto tempo già in maglia Atalanta, è pronto a prendersi un posto da titolare negli 11 nerazzurri. Con un Perisic insostituibile però toccherà a Inzaghi trovare la giusta quadra per utilizzarli entrambi. Un cambio modulo arrivati a questo punto della stagione sarebbe troppo impegnativo e allora via alla fantasia di chi deve necessariamente fare il salto di qualità. In attacco poi il discorso non si scosta di molto: l’Inter è il miglior attacco del campionato, ma ultimamente i gol scarseggiano ad arrivare. Serve più personalità e coraggio, cercando di buttare in mischia più giocatori offensivi. Caicedo ma soprattutto Correa e Sanchez sono ora a pieno regime per cui abili e arruolabili a posizionarsi, perché no, alle spalle del duo titolare fin dall’inizio. C’è la grana vice Brozovic non più risolvibile a mercato chiuso, visto che sono stati provati tutti senza risposte positive. A centrocampo c’è da rispolverare il miglior Barella e le palle inattive di Calhanoglu. Tanto lavoro nei prossimi due mesi. Inzaghi ha la fiducia dalla Società che dovrà essere ripagata sul campo.
Fonte foto: Eurosport.it