LEAO da DISCONTINUO a ESSENZIALE: con la cura PIOLI, si è preso il MILAN.

Era il 2019 ed il Milan affrontava la Fiorentina dell’ex Vincenzo Montella a San Siro, in un evidente situazione di incertezza e pessimismo. Infatti l’epilogo non fu dei più rosei, 1-3 per i viola e terzo k.o. consecutivo per i rossoneri, con la panchina di Giampaolo che iniziava a scricchiolava parecchio. Il gol rossonero lo mise a segno lui, questo giovane e ancora sconosciuto ragazzino portoghese, capello corto, viso spensierato, con una straordinaria serpentina stordì la difesa viola e la mise nel sacco , segnale che in quelle gambe potevano esserci numeri molto importanti. Tre anni dopo la sua falcata poderosa ed elegante sul lato sinistro avanzato sta trascinando il Milan, in quello che sarebbe un sogno che undici anni dopo potrebbe tramutarsi in realtà. Due anni e mezzo di intenso e produttivo lavoro da parte di Stefano Pioli che ha preso il ragazzino Rafa sotto la sua ala, provandolo prima in più posizioni d’attacco, consacrandolo poi sulla sinistra e trasformandolo in uno dei simboli di questa rinascita milanista. Con dieci gol all’attivo è il più prolifico attaccante rossonero della stagione in corso, a cui aggiunge sei assist, gli ultimi due al Bentegodi pesanti come macigni. E’ una dato di fatto che l’attacco di Pioli si sia aggrappato progressivamente a Rafael Leao, fermarlo in questo momento risulta proibitivo per qualsiasi difensore del campionato italiano, chiedere a Casale. C’è da aggiungere che il suo compagno di reparto più arretrato, Theo Hernandez, arretrando il suo raggio d’azione ha favorito così gli strappi del portoghese. Lui e Sandro Tonali, eroi di Verona, tutti e due tra luci ed ombre nelle prime apparizioni con la gloriosa maglia del diavolo e ora pressochè inamovibili nello scacchiere tattico del tecnico emiliano. E come spesso accade, di fronte ad un autentico talento classe ’99 non tarderanno le avance delle ricche squadre europee, con eventuali proposte milionarie che potrebbero far gola anche ad una Proprietà solida come l’attuale fondo americano. Qualora non fosse Elliot, sarà sicuramente premura dei papabili nuovi acquirenti, Investcorp o Redbird qualsivoglia, provare a blindare il gioiellino portoghese, con un ritocco ingente dell’ingaggio attuale che sembra inevitabile. Rafael Leao così potrebbe diventare un pilastro del Milan del futuro, in una Società che ambisce a grandi traguardi in Italia, già nel presente, ma che vorrà presto tornare protagonista in Europa. Una sua eventuale cessione quindi sarebbe una scelta da considerare e probabilmente altamente impopolare per i nuovi proprietari rossoneri.

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