R. FONTANINI: “Che EMOZIONE la ‘reunion’ con gli ex compagni. Mi manca Piero FROSIO. PALLADINO mi diverte. SAINI meritava la ‘A’. DI GREGORIO al MONZA, un’opera d’arte di GALLIANI”.
Durante la puntata di ‘MonzA’ del 18.03.2024 abbiamo ospitato in studio l’ex difensore del Monza Roberto Fontanini, accompagnato in studio dal ‘Poeta del Monza’ Fiorenzo Dosso. Il ‘Fonta’ disputò nove stagioni in biancorosso, condite da 233 presenze e tre goal, uno dei giocatori più amati dai tifosi biancorossi. Con Fontanini abbiamo parlato della conferma del Monza nella massima serie, della serata di rimpatriata con gli ex, dei sogni europei, di Daniel Maldini, ricordato con commozione Piero Frosio, celebrato le qualità di capitan Saini, analizzato le mancate convocazioni biancorosse in Nazionale maggiore.
Cosa ti sembra vedere il tuo Monza confermare la propria permanenza in serie A con tanto anticipo?
“Faccio intanto i complimenti per aver raggiunto l’obiettivo di stare nella parte sinistra della classifica della serie A, vado sempre a vederlo piacevolmente per il gioco moderno e divertente che mette in mostra.”.
Ci racconti quella reunion che ha visto protagonisti, voi ex, in sessantasei, qualche settimana fa organizzata dal dott. Galliani nelle sale dello U-Power Stadium?
“Personalmente è stata una gradevolissima sorpresa. Un aneddoto? Per raggiungere la sala destinata al ricevimento dovevamo scendere alcune scale ed era imbarazzante vedere che non ce n’era uno che le scendeva rimanendo dritto, certamente come conseguenza delle battaglie nel vecchio ‘Sada’ e nel ‘Brianteo. Qualcuno ha fatto trecento chilometri per essere presenti e la cosa sorprendente era che nonostante il tanto tempo trascorso era come se ci fossimo sempre visti in questi anni, gli stessi discorsi…”.
Venendo ai risultati recenti di questo Monza, cosa può essere scattato nella testa dei giocatori adesso?
“Sicuramente la testa è più libera e gli obiettivi più prestigiosi sembrano davvero più vicini. Ci saranno tanti scontri diretti con squadre che a inizio campionato sembrava avessero una rosa superiore ai biancorossi”.
Parlando dei singoli, c’è stata l’esplosione di Daniel Maldini che ha avuto il suggello con il gran goal su punizione contro il Cagliari. Palladino anche in questo caso ci ha messo del suo…Che ne pensi?
“Daniel ha tanta qualità, nonostante non abbia avuto tanto minutaggio ha realizzato già tre reti, quindi significa che ha un senso del goal importante, così come ha dimostrato Frattesi”.
C’è un allenatore tra quelli che hai avuto che possa essere accostato per caratteristiche a Palladino?
“Penso per carattere Piero Frosio aveva sicuramente dei punti in comune con Palladino. Frosio era soprattutto un amico, un compagno di squadra più grande… Palladino ha portato compattezza, la capacità di mandare in goal tanti giocatori, così come Frosio fu tra i primi a passare alla marcatura a zona. Raffaele così come Piero ci ha abituato a parlare spesso con i propri giocatori con colloqui individuali”.
Una curiosità: com’era il capitano Saini nello spogliatoio?
“Io lo chiamavo ‘Saio’ l’anarchico, perchè non si capiva mai…Con Saini e Marco Bolis ho passato dieci anni, sono fratelli per me…Saio era quello equilibrato, anche per questo era il capitano. A me piaceva stare con i più giovani, ma mi domando come mai il ‘Saio’ non abbia mai giocato in serie A: fece quattro, cinque anni in cui come incontrista era eccezionale”.
Ci hai confidato di avere un debole per un difensore di questo Monza. Vuoi svelarci di chi si tratta?
” Mi piace davvero tanto Pablo Mari, tecnicamente, nella marcatura e nella lettura delle situazioni, ma anche Caldirola sulla sinistra ha fatto molto bene”.
Ci sono state le convocazioni per la Nazionale maggiore, ma non ci sono giocatori del Monza, come te lo spieghi?
“Mi sarei portato Pessina, sicuramente. E poi Di Gregorio: mi domando come l’Inter se lo sia fatto scappare, ma qui il dott. Galliani ha fatto davvero un’opera d’arte”.
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