RICCARDO CALAFIORI: l’EUROPA ai suoi piedi e il PREZZO si IMPENNA. Quanto vale ora il ventiduenne prodigio del BOLOGNA?
Quaranta? Cinquanta? Sessanta? No non è una puntata di “Ok il prezzo è giusto” e neanche un frame della nuova edizione della ruota della fortuna condotta da Gerry Scotti, bensì la stima in milioni di Euro che svariati esperti di mercato e del settore stanno cercando di assegnare ad uno dei giocatori che più si è distinto nella fase a gironi di Euro2024, Riccardo Calafiori. Già al centro dei ‘rumors’ del calciomercato da tempo, è evidente come le prestazioni del giovane calciatore romano abbiano fatto aumentare significativamente il prezzo del suo cartellino, ora accessibile solamente ai più grandi e prestigiosi club europei. Ma ora testa alla Nazionale (ce lo auguriamo tutti), a quello che sarà il suo percorso da qui alla fine della competizione, che non lo vedrà però protagonista per squalifica nel decisivo impegno di domani alle 18.00 contro la temibile Svizzera. Rossocrociati dai lunghi tratti bolognesi, con Aebisher, Ndoye e Freuler in grandissimo spolvero in questa prima fase del torneo. Ed è proprio il primo a commentare il periodo d’oro del Centrale azzurro suo compagno di club, dichiarando alla stampa senza giri di parole: “Meglio per noi che non giochi”. Probabilmente non è un caso che molti giocatori del Bologna, allenati fino a poco tempo fa da Thiago Motta, stiano emergendo come protagonisti nella massima competizione europea. Secondo numerose indiscrezioni, l’Italo-Brasiliano, nuovo allenatore della Juventus, farà di tutto per consegnare alla vecchia signora il suo pupillo Calafiori, che ha spiccato il volo anche grazie ai preziosi consigli tattici di Thiago, che già da giocatore non era nuovo a impartire consigli ai suoi illustri ex compagni di squadra. Si perchè Riccardo è cresciuto in tutti i sensi, da terzino fluidificante in quel di Roma, con Paulo Fonseca che lo fece esordire in prima squadra, all’esperienza da centrale difensivo al Basilea, posizione che attualmente lo sta consacrando a livello internazionale nell’Italia di Spalletti. E’ cresciuto tatticamente, ma anche umanamente, perchè subire la rottura del legamento crociato anteriore e posteriore più quella dei menischi a 16 anni non è cosa da poco. Ma la vita gli ha riservato un nuovo futuro e il talento che questo ragazzo di ventidue anni può esprimere in campo è ancora tutto da scoprire. Sperando con tutto il cuore di vederlo brillare il più lungo possibile ad Euro2024 con la maglia azzurra della nostra Nazionale.