INTER, botto di fine MERCATO? Scambio DZEKO-SANCHEZ, le questioni TATTICHE alla base di tutto. Ecco i perché di un AFFARE possibile.

Una trattativa esplosa nelle ultime ore di mercato, a pochi giorni dal gong e che forse deve ancora entrare nel vivo sia per questioni economiche che tecniche. Ma soffermiamoci proprio su quest’ultima ragione poiché di bilanci e conti vari se ne occuperanno dirigenti e uomini del settore. Dunque, cerchiamo di dare risposte alla sponda nerazzurra in merito a questa trattativa che coinvolgerebbe Inter e Roma ad un anno di distanza dall’affare Spinazzola-Politano sfumato per delle ragioni che ancora in pochi conoscono.
Perché sì? Perché il bosniaco è l’uomo che Antonio Conte ha cercato ed inseguito fin dai tempi del Chelsea: un attaccante totale capace di fare sia il lavoro sporco che di finalizzatore. Non a caso la Juventus lo ha posto in cima alla lista dei desideri nella scorsa estate per dare concretezza e sostanza al reparto offensivo. Perché è l’uomo che dall’inizio o a gara in corso incute la paura della giocata del campione, della marcatura a uomo e della pericolosità nelle palle alte. L’Inter è tra le ultime squadre nel nostro campionato per dribbling riusciti: è quindi voluta la decisione di Antonio Conte di affidarsi al fisico e alle palle alte in mezzo all’area sfruttando la velocità delle ali. Perché con Lukaku formerebbe una coppia mai vista prima, con due prime punte generose e valide tecnicamente: nello stretto il bosniaco, a campo aperto il belga.
Perché no? Perché Sanchez rappresenta forse l’unica soluzione tecnicamente valida a supporto della prima punta: il suo ruolo più da trequartista che da seconda punta è unica nella rosa nerazzurra. Abile nel saltare l’uomo e nelle sterzate, il cileno, è riconosciuto più per il lavoro sporco che per le reti realizzate; utile più a gara in corso che dall’inizio, se in condizione, può spaccare in due la partita con le sue giocate (vedi le vittorie in rimonta contro Fiorentina e Torino). Insomma, un’ardua scelta quella delle due dirigenze che, tralasciato l’aspetto economico e anagrafico, darebbe in un caso o nell’altro soluzioni diverse e alternative a chi già sta dimostrando il proprio valore sul campo. Da una parte Dzeko, l’uomo dei desideri di Conte, un vice Lukaku all’altezza, con due anni in più del cileno e un passato da capitano e leader non solo nella Roma. Dall’altra parte Sanchez, spesso inutilizzabile per i tanti problemi fisici, con una tecnica superiore e con caratteristiche diverse tra tutti i nerazzurri in rosa. A cosa saranno disposti a rinunciare le due squadre?

Fonte foto: gazzetta.it

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