M. PASOTTO (Gazzetta): “INSIGNE? Un rischio lasciare i contratti in scadenza. MILAN più consapevole, ma perchè PIOLI non ha ancora rinnovato? BAKAYOKO funzionale, DIAZ importante, ma non fondamentale”.
La nostra redazione ha contattato Marco Pasotto, giornalista della Gazzetta dello Sport, nel corso della puntata del 24.08 di ‘Stadio107, la trasmissione curata da Carta Canta a Radio Studio 107 Milano. Con Pasotto abbiamo parlato del mercato del Milan, di Insigne, delle ambizioni rossonere, di Brahim Diaz.
A proposito di mercato, dal momento che ci seguono tanti tifosi del Napoli, cosa ci dici a proposito della trattativa di Maksimovic al Genoa e del rinnovo di Insigne?
“Maksimovic ha avuto una parabola un po’ strana, ha spiccato il volo da Torino dove aveva raggiunto l’apice, a Napoli non è arrivato ai livelli a cui si pensava potesse arrivare, anzi lo scorso anno ha fornito prestazioni abbastanza deludenti e in questo frangente era difficile trovare collocazione in grandi squadre. Ci può stare che possa passare al Genoa. Il Napoli mi sembra una squadra completa, con un allenatore che chiede molto alle sue squadre, ma che regala altrettanto. Il discorso di Insigne ricalca quello di altre squadre, Milan in testa, che sono arrivate con giocatori così importanti in scadenza di contratto, che per quanto possano essere delle bandiere guardano anche al loro tornaconto con il rischio di uscirne male di fronte all’opinione pubblica. il Napoli è comunque molto competitivo.
Pioli ha detto che non è forse più forte dello scorso anno, ma sicuramente più ‘pronta. Sei d’accordo con questa definizione?
“Lui ha spiegato bene cosa intendesse dire, non ha messo le figurine sul tavolo… Ha parlato di eredità, la sua di allenatore, con il Milan che ha il vantaggio di partire senza aver cambiato la guida tecnica o metodo di lavoro. Il fatto che sia un allenatore con un contratto in scadenza mi sembra bizzarro, ma lui va avanti, non si guarda attorno. Il Milan è più forte nelle consapevolezze, la partita di Genova ha dimostrato che la squadra è in grado di vincere quelle partite ‘sporche’ che un paio di stagioni fa non avrebbe mai vinto, ne sono certo”.
Paolo Maldini Stefano Pioli hanno lasciato intendere che qualcosa il Milan farà ancora sul mercato. Cosa prevedi?
“Le cose più grosse rimangono due: dopo l’arrivo di Pellegri, una scommessa per il futuro, le esigenze maggiori sono il mediano e il trequartista: Trovo che Bakayoko sia un acquisto molto furbo, a me è piaciuto molto con Gattuso che lo aveva toccato le corde giuste a livello caratteriale e lo gestiva benissimo, ma Pioli è altrettanto bravo in questo. Non è solo un ramazza palloni, ma è funzionale e sa impostare il gioco. Non credo invece arriverà un altro vero numero ‘dieci’ ma qualcuno in grado di spaziare davanti, con la possibilità di variare anche il modulo”.
Il Milan punterà molto su Brahim Diaz che ha già esordito con un goal contro la Sampdoria?
“Personalmente non lo ritengo in grado di fare tutto il campionato da titolare, per motivi fisici e tattici. Non può essere considerato un pilastro fondamentale, ci sarà bisogno di un alter ego ma con caratteristiche diverse. Credo anche che con il doppio attaccante il Milan possa rendere al meglio, per cui verrà sviluppato anche il 4-4-2”.
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