Celeste PIN (Ex Fiorentina): “MILENKOVIC giocatore completo, anche se… Giancarlo ANTOGNONI campione in campo e nella VITA. Difficile tenere VLAHOVIC lontano dalle COPPE. PIOLI? Un trascinatore, merita tutto”.
La nostra Redazione durante la puntata di ‘Stadio107’, in onda martedì 07 settembre a Radio Studio 107, ha contattato Celeste Pin, ex giocatore di Fiorentina e Verona tra le altre, di cui era stato anche capitano . Con Pin abbiamo analizzato il momento e il mercato della Fiorentina, parlato di Giancarlo Antognoni, di Stefano Pioli.
Sappiamo che sei anche protagonista in Radio, a Lady Radio, nelle vesti di opinionista sportivo e speaker, una nuova passione?
“Mi appassiona, perchè anche se faccio televisione, la radio mi appassiona di più. Sono tanti anni che sono a Lady Radio, iniziata per scherzo, commento le partite della Fiorentina e gli eventi della settimana e si è creato un bel gruppo. Ho la fortuna di essere stato giocatore della Fiorentina e poi di esserne diventato tifoso, il regalo più bello del destino”.
Firenze è tornata ad essere euforica verso la squadra, l’ambiente è caldo e il mercato è stato positivo. Parlando di difensori e di conferme, ci dici qualcosa a proposito di Milenkovic?
“Milenkovic è un giocatore completo, bravo nel breve, ottimo saltatore, anche in fase di anticipo. Se devo dire le pecche, a volte nel finale di campionato ha avuto delle amnesie difensive, deve migliorare in quello perchè per il difensore, soprattutto, la partita non è mai finita”.
Tornando al passato, visti i numerosi fuoriclasse e nomi importanti con cui ti sei confrontato nella Fiorentina di quegli anni, c’è un giocatore che più ti ha impressionato, per doti tecniche, caratteriali o umane?
“Ho vissuto nove anni a Firenze, ma finito il calcio devo parlare anche dell’affinità nata dopo la carriera professionale. Tante volte l’amicizia all’interno dello spogliatoio, lo dico a malincuore, non è un’amicizia vera, causata dalla concorrenza e altri fattori. Posso dire, dal ’82 ad oggi, senza nessuna remora, Giancarlo Antognoni in campo e fuori è l’unico che non ha mai cambiato il suo comportamento nei miei confronti e viceversa. Ricordo quando mi misero in camera con lui, nel 1982, avevo ventuno anni e lui era reduce dalla vittoria nel Mondiale di Spagna. Giancarlo è una persona meravigliosa, campione nel calcio e nella vita”.
Quali sono gli obiettivi reali della Fiorentina, dopo gli ottimi colpi di mercato? Inoltre c’è un segnale anche dato con la conferma di Vlahovic…
“Quello che mi auguro è che la squadra acquisti un’identità, continuità, sia capace di vincere qualche partita consecutiva, cosa che non è successa la scorsa stagione. Firenze non merita quella situazione, qui si mangia pane e Fiorentina… I tifosi non aspettano altro che avere una squadra che li rappresenta. Tenere Vlahovic non è stato facile per una Società che non fa le coppe europee, il giocatore tende poi ad andare da altre parti in queste situazioni. Mi piacerebbe che si puntasse almeno al settimo posto”.
Hai giocato con Pioli, ti saresti aspettato che diventasse un allenatore quotato negli anni, tanto da passare poi anche alla guida del Milan?
“Stefano è un amico, una persona umile, disponibile e positiva. Se ha raggiunto questi risultati è perchè se li merita, è un trascinatore. La differenza alla fine la fanno comunque Società e giocatori, l’allenatore viene dopo. Ricordo il mio allenatore Aldo Agroppi, che mi diceva che l’allenatore è quello che non deve fare danni… Pioli è un valore aggiunto, con principi sani che se li è portati dietro da giocatore. E’ meticoloso e non butta via mai nessuno, ha considerazione per tutti. Era un predestinato.
foto calciohellas.it