D. MAROCCHINO: “MILAN e NAPOLI mi divertono. ALLEGRI è bravo a mischiare le carte… LEAO e OSIHMEN belli come Naomi CAMPBELL. Con BARELLA giochi in undici e mezzo…”.
A ‘Stadio 107’ la trasmissione curata dalla nostra Redazione, in onda a Radio Studio 107 Milano, nella puntata del 04 ottobre scorso è intervenuto Domenico Marocchino, ex ala della Juventus degli anni ’80, genio e sregolatezza, ora opinionista apprezzato in tv. Con Marocchino abbiamo analizzato le prime sette giornate di campionato, la classifica, fatto un confronto con il calcio del passato, parlato delle chance della Juventus, delle ambizioni del Milan e della panchina lunga dell’Inter.
Analizzando le prime giornate di campionato, anche se siamo solo al settimo turno, ti sembra che sia cambiato qualcosa nel modo di affrontarsi sul campo?
“Mi sembra un campionato più frizzante, non so se per un cambio di mentalità o se perchè ci siano meno difensori bravi… Ai miei tempi i difensori abboccavano di meno, erano più scaltri nell’uno contro uno”.
La nuova gerarchia della classifica recita Napoli, Milan e Inter. Saranno queste le protagoniste o la Juve farà in tempo a rientrare?
“Questa gerarchia è quella più esatta in questo momento, perchè sono le squadre che giocano meglio, soprattutto le prime due…Il campionato però è molto lungo, però come quando si cammina in montagna se parti veloce poi ti manca l’ossigeno. La Juve oltre che Dybala e Morata, fuori per infortunio, non ha più Ronaldo, che ti faceva trenta, quaranta goal all’anno. E’ un momento un po’ così, in Piemonte diciamo che Allegri ‘l’è un mis ciun’ uno che mischia bene, ma la Juve può crescere anche se non mi sembra ancora competitiva per i primi tre posti”.
Parlando di Milan, abbiamo sentito Tonali dire che lo scudetto è il loro primo obiettivo. Ti sembrano pronti i rossoneri per conquistarlo?
“Lo era anche lo scorso anno, il lavoro di Pioli prosegue. La squadra ha talento, si smarca, ha testa e piedi buoni. Bisognerà vedere come reagiranno quando inizieranno le difficoltà, questo vale per il Milan ma anche per il Napoli. Leao e Osimhen hanno talento, sono le Naomi Campbell del calcio italiano, un bel vedere”.
Questa Inter di Simone Inzaghi, invece? Abbiamo visto che la panchina lunga lo sta aiutando.
“La rosa c’è, la squadra anche. Avevano battezzato Dzeko un giocatore finito, ma abbiamo visto come si è integrato con i compagni d’attacco e con Barella è come giocare con un mezzo giocatore in più, si gioca in undici e mezzo…”.
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