A. CAROSSO (difensore Pro Vercelli): “Il nuovo MISTER doveva darci la scossa, non avevamo più la testa… Questa PRO VERCELLI può arrivare tra le prime cinque. Mi ispiro a CHIELLINI, ma il mio cuore è GRANATA”.
A ‘Stadio 107’ la trasmissione curata dalla nostra Redazione in onda a Radio Studio 107 Milano, nella puntata di lunedì 19 dicembre è intervenuto Alessandro Carosso, il giovane difensore della Pro Vercelli, classe 2002. Con lui abbiamo parlato delle sue caratteristiche, della stagione della Pro, delle aspettative, delle sue passioni sportive.
Ci racconti un po’ di te, Alessandro, per chi non segue da vicino le gesta della Pro Vercelli, nel girone A della nostra Serie C?
“Sono al quinto anno di Pro Vercelli, dopo due anni alle giovanili, al terzo anno ho esordito in prima squadra con mister Gilardino. Sono mancino, una particolarità che alcuni allenatori ricercano, mi adatto a più moduli. anche se ho lavorato negli ultimi anni con la difesa a tre. A chi mi ispiro? Senz’altro a Chiellini, ho delle caratteristiche simili, anche se non ho la sua altezza, i suoi centimetri. Sicuramente sfrutto molto la mia grinta e la fisicità”.
Dopo un ottimo inizio, avete fatto fatica, c’è stato il cambio allenatore e siete reduci da quattro punti nelle ultime due partite. Che momento state vivendo?
“Dopo quattro sconfitte consecutive, ci stiamo riprendendo, abbiamo parlato tra di noi… La colpa non è di nessuno, se non della nostra testa, nel non saper reagire a episodi superiori a noi, episodi come espulsioni, squalifiche, infortuni, errori arbitrali. Il primo che ci rimette, purtroppo è sempre l’allenatore, che ci ha messo la faccia”.
Come hai vissuto il cambio allenatore e cosa avviene in questi casi all’interno di uno spogliatoio?
“Il nuovo mister Lerda è stato subito molto duro con noi, per darci quella scossa che ci serviva per farci resettare… Il tecnico deve imporre le sue regole e noi non dobbiamo fare altro che seguirlo. Per me è la prima volta in cui affronto un cambio allenatore nel corso della stagione, ma mi aiuterà a crescere”.
Dove può arrivare questa Pro Vercelli che era partita con quattro vittorie consecutive? Dove la vedi a fine stagione?
“Penso all’interno delle prime dieci posizioni, ora c’è il Sudtirol che sta facendo una grande stagione, con un altro ritmo e un altro passo. La classifica è però corta, quindi possiamo anche arrivare tra le prime cinque”.
Hai parlato di Chiellini, ma la tua squadra del cuore ce la puoi confessare?
“Sono un cuore granata, la mia famiglia è granata, sono di Torino… Vedo il Toro ancora poco continuo, è presto dire dove possa arrivare a fine anno”.
Hai parlato del Sudtirol, una squadra che ha subito solo cinque goal sin qui…
” Hanno una struttura societaria che ha coltivato un progetto negli anni, con giocatori esperti in ogni zona di campo, una compattezza che non ho visto in altre squadre”.