Michele MAGRIN (autore inno AC MONZA):” Che emozione sentire la CURVA PIERI cantare le mie note! Questo MONZA ha qualità, la sosta servirà per decidere l’undici TITOLARE. Questa PROPRIETA’ fa sognare…”.
Nella puntata di ‘MonzA’ in onda martedì 15 novembre, a cura della redazione di CARTA CANTA, Estenews e Lea Production, è intervenuto Michele Magrin, ex calciatore tra le altre del Monza, ora allenatore e autore di ‘Monza Alè, scritto nel 2006 e che ora è l’inno ufficiale dei biancorossi. A Magrin abbiamo chiesto quali siano i suoi progetti, le impressioni su questo Monza, l’emozione nel sentire le note del suo inno allo stadio, gli .obiettivi futuri della formazione di Palladino.
Di cosa ti occupi attualmente? Hai osservato il Monza in questo periodo?
“Ho conseguito il patentino da allenatore e sono in attesa di un incarico per la prossima stagione, nel frattempo negli ultimi due anni ho visto il Monza da vicino, quasi tutte le partite della corsa stagione e quest’anno nella sfida contro il Verona”:
Come hai vissuto lo stadio, i tifosi che ti avranno riconosciuto e che ascoltano il tuo inno nelle partite casalinghe?
“Ho scritto l’inno nel 2006 in occasione dello spareggio contro il Genoa per la promozione in serie B, qualche tifoso, avendo anche giocato qui a Monza mi ha riconosciuto sul piazzale dello U -Power, dietro la Curva Pieri. Vedere lo Stadio pieno e sentire la curva intonare il mio inno è stata una bella emozione e ringrazio i tifosi e la Proprietà attuale”.
Il Monza di Palladino si sta esprimendo molto bene, vincendo anche contro le dirette concorrenti, credi che possa svolgere un campionato di livello?
“Le ultime uscite con Verona e Salernitana ho visto una squadra quadrata, mi spiace per l’infortunio di Sensi, che con Rovella e Colpani alzano il livello di questa squadra”.
Dopo qualche difficoltà iniziale sembra che la formazione di Palladino possa crescere ancora, lo credi anche tu?
“La sosta per il Mondiale aiuterà Palladino a sviluppare i concetti in cui crede, trovare gli undici da cui partire senza fare troppo turn over. Bisogna comunque ringraziare mister Stroppa che ha introdotto in questa formazione lo schema della difesa a tre, da cui è ripartito il nuovo tecnico”.
Pensavi che avresti sentito un giorno il tuo inno risuonare in serie A?
“Sinceramente sognavo di poterlo sentire in serie B, quando l’ho composto (sorride ndr), sperando di vincere quel play off. Ora sono felicissimo di far parte di questa storia”.
Pensi che un giorno Monza possa pensare anche a obiettivi più elevati, magari raggiungendo la qualificazione nelle coppe Europee?
“Stavo proprio dicendo che visto le capacità e le idee della Proprietà si possa pensare a obiettivi diversi, sarà importante raggiungere una salvezza tranquilla e porre le basi per conseguire almeno già quest’anno la decima posizione”.