M. GIANDEBIAGGI: “VERONA vs MONZA scontro SALVEZZA. Quanti ruoli per PESSINA, io ho fatto pure il terzino… Diamo fiducia ai GIOVANI e insegniamo a…

Lunedì 14 ottobre a ‘Quelli che il Monza ‘, la trasmissione dedicata dalla nostra redazione ad AC MONZA, è intervenuto l’ex giocatore Marco Giandebiaggi, che in carriera ha vestito tra le altre le maglie di Parma, Cremonese, Verona, Cosenza. Con Giandebiaggi abbiamo parlato sfida Verona vs Monza, delle difficoltà dei biancorossi, di Matteo Pessina, del livello del calcio italiano, dei giovani e della ripartenza dal basso…

A proposito di Hellas vs Monza che si prospetta nella prossima giornata, come vedi le due squadre?

“Sono due squadre che lotteranno per salvarsi, questa sfida riguarderà parecchi… Il Monza è partito con qualche difficoltà rispetto a come ci aveva abituati ultimamente, mentre il Verona sorprende ancora, nonostante le cessioni importanti della scorsa stagione”.

Credi che il Monza tra le difficoltà dovute alla rosa e agli infortuni possa venirne presto fuori?

“Credo di sì, la piazza comunque può sopportare questo periodo che è normale per squadre impegnate a salvarsi. Il campionato è molto aperto, molto equilibrato”.

Tu eri un centrocampista con propensioni offensive. Il Monza ha Matteo Pessina che in questo momento sta ritrovando la migliore condizione. Cosa ne pensi del Capitano biancorosso?

“Pessina è un buon giocatore, dei suoi cambi di ruolo ne so qualcosa pure io che nasco attaccante, poi mi sono spostato sulla fascia, poi centrocampista offensivo, con cinque goal in serie A quell’anno, per poi paradossalmente l’anno successivo fare il terzino sinistro! Pessina è fortunato, perchè lui si è solo abbassato qualche metro (sorride ndr). Al Monza mancano i goal e gli inserimenti dei centrocampisti”.

A che livello è il calcio italiano, forse troppo muscolare, ma poco audace?

“La cultura italiana del calcio è un po’ più lenta rispetto a quella degli altri Paesi in cui si dà loro la possibilità di esprimersi. I talenti nascono, ma sono i fenomeni, mentre ad altri giovani vengono un po’ tarpate le ali. Mi spiego non si insegna ad esempio l’uno contro uno, si insiste sulla ripartenza dal basso e con i difensori si punta a come costruire, anzichè come difendere…

foto parmalive

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