Milan, nessun dramma: avanti con (moderato) ottimismo

Può avere il Milan rimpianti per la sconfitta contro la Juventus? Al netto del (pesante) errore di Higuain dal dischetto la risposta è no.
Se ce ne fosse ancora bisogno la partita di San Siro ha dimostrato che al momento tra le due squadre c’è un abisso dal punto di vista tecnico e non solo. Del resto stiamo parlando di una formazione che domina in Italia da 7 anni consecutivi e che ha acquistato il giocatore più forte del mondo per provare a vincere la Champions League. Sul versante rossonero l’obiettivo dichiarato è la qualificazione alla prossima coppa dalle grandi orecchie dopo aver veleggiato nelle ultime stagioni (dal 2013-14) tra il decimo e sesto posto, e dopo aver “subito” due rivoluzioni societarie. Questione di prospettive insomma.
“Non dimentichiamoci da dove veniamo” ama ripetere spesso Gattuso. E ha pienamente ragione. Per questa ragione il Milan non esce con le ossa rotte e ridimensionato dalla sfida del Meazza anche se, e questo aspetto deve fare comunque riflettere, i campioni d’Italia non hanno dovuto faticare più di tanto per avere la meglio sul Diavolo. Un Diavolo privo di alcuni elementi fondamentali (Musacchio, Biglia e Bonaventura) e incerottati (Calhanoglu su tutti) e reduce dal faticoso giovedì di Europa League contro il Betis Siviglia (ieri gli andalusi hanno battuto 4-3 il Barcellona al Camp Nou).
A rendere meno amaro il ko con la Vecchia Signora sono poi i risultati di Inter e Lazio. La classifica “sorride” perché il club di via Aldo Rossi rimane a -1 dalla zona Champions e a -4 dai cugini. Terminata la sosta Gattuso farà visita proprio alla Lazio in una sorta di primo spareggio: con ogni probabilità non ci sarà Higuain (rischia almeno due giornate di squalifica a causa dell’espulsione rimediata per proteste) e il tecnico dovrà inventarsi nuove soluzioni quando ne avrebbe fatto volentieri a meno.
Ma i rossoneri hanno già dimostrato di saper fronteggiare le avversità (di ogni tipo) in attesa che il mercato di gennaio colmi alcune lacune della rosa (serviranno un difensore centrale, un centrocampista e un altro centravanti). Il gruppo merita di essere rinforzato (Leonardo è già al lavoro in tal senso) affinché il quarto posto non sfugga più.

Fonte foto: sportfair.it

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