AC MILAN ribadisce la lotta al razzismo. L’arbitro MAZZOLENI l’unico a non accorgersi di quanto accaduto a SAN SIRO. E ora?

A margine della semifinale disputata ieri tra Milan e Lazio a San Siro, AC MILAN con un Comunicato Ufficiale intende ribadire la volontà di combattere il razzismo, di sconfiggere e punire comportamenti che hanno rovinato una giornata di sport e che ha visto l’arbitro Mazzoleni colpevolmente e incredibilmente disinteressarsi di quanto provenisse dalla Curva ospitata dalla ‘tifoseria’ laziale.

Milano, 25 aprile 2019 – 

In riferimento a quanto accaduto in occasione della semifinale di ritorno di Coppa Italia di ieri sera fra Milan e Lazio e più in particolare ai reiterati cori e ululati provenienti dal settore riservato ai tifosi della squadra ospite indirizzati ai giocatori Franck Kessie e Tiémoué Bakayoko prima, durante e dopo la partita, AC Milan conferma la propria posizione di assoluta condanna per ogni forma di razzismo e di discriminazione.  Nel corso dei suoi 120 anni di storia il Club rossonero ha sempre onorato i valori dello Sport, del rispetto e dell’inclusione, ponendoli alla base di tutte le proprie attività.

La società intende ringraziare tutti i giocatori di entrambe le squadre per la professionalità e la correttezza, e la propria tifoseria per l’appassionato sostegno e il comportamento responsabile in un contesto esasperato da episodi inaccettabili.

AC Milan sente il dovere di denunciare ai massimi Organi sportivi i gravi episodi di ieri avvenuti sia all’esterno che all’interno dell’impianto sportivo, per i quali la Procura Federale non ha ritenuto opportuno avviare le procedure per porvi fine, con l’auspicio che, con l’impegno di tutti, vengano presi dei provvedimenti affinché il razzismo possa essere debellato da tutti gli stadi italiani.

Il Presidente di AC Milan Paolo Scaroni ha dichiarato: “È stato avvilente seguire un così importante evento sportivo nel nostro stadio mentre da un settore erano percepibili ululati e insulti razzisti. È doveroso non abbassare la guardia: il calcio è rispetto. Il calcio deve unire e non dividere”.

foto cifaong.it

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