Italo CUCCI:”Le grandi della serie A vogliono partire dalla difesa. ANCELOTTI quest’anno farà meglio. UNDER 21? Delusione, mancanza di maturità. Il MILAN? I tifosi gli danno fiducia”.
La redazione di Carta Canta nel corso della trasmissione di lunedì 01 luglio, in onda sulle frequenze di Ballando Station One ha contattato al telefono Italo Cucci, uno dei maestri del nostro settore, più volte Direttore di testate giornalistiche, protagonista di trasmissioni televisive sportive e apprezzato scrittore. Al Direttore abbiamo chiesto un quadro del campionato di serie A, alla luce delle prime mosse di mercato e delle variazioni sulle panchine, un giudizio sulle Nazionali e sul nuovo Milan dei giovani.
Che sensazioni ha, Direttore, alla luce delle prime mosse di mercato ufficialmente aperto, delle novità sulle panchine e dei primi grandi acquisti?
“Il Napoli che ha acquistato Manolas, come dicevo qualche giorno fa a Ischia al Presidente De Laurentis è la dimostrazione che i più grandi quest’anno cercano di rinforzare le difese. Io sono un vecchio difensivista e penso che una squadra che schieri Manolas e Koulibaly come coppia centrale faccia un passo avanti notevole verso i traguardi che si vogliono raggiungere. Così è anche per la Juve, che si appresta ad acquistare De Ligt, cercando di ricostruire quella grandissima difesa che ha sempre avuto. Credo che avremo un bel campionato, vorrei che non fosse l’ennesimo nono e poi decimo scudetto per la Juve: un po’ di gloria alle altre farebbe bene al calcio”.
Ci sono stati dei cambi importanti sulle panchine, ma anche altrettante conferme, Chi sarà, a suo parere il tecnico che alla fine si distinguerà?
“Personalmente mi aspetto tanto da Carlo Ancelotti, perchè ha avuto delle difficoltà obiettive lo scorso anno e non è riuscito forse a fare quello che aveva in mente: credo sia questa la stagione giusta. La Juve è potentissima e se sta cercando di arricchirsi acquistando altri talenti non è per arrivare all’ennesimo scudetto, ma per conquistare questa benedetta Champions, che le manca tantissimo. Parlando di Inter, sappiamo che Conte non va, dopo un anno di riposo, ad allenare una squadra se non è convinto in cuor suo e dalla Società di potersi battere per un risultato importante, almeno lo scudetto. La Roma deve ricostruirsi e quindi affrontare altre difficoltà. Mi piacerebbe ci fossero quattro o cinque squadra a lottare per il titolo, Milan compreso. Boban e Maldini non sono lì a fare le belle statuine, o per un ritorno romantico”.
Come valuta il momento delle Nazionali italiane, protagoniste nei giorni scorsi con le varie rappresentative, sia maschili che femminili?
“L’Under 21 ci ha dato una discreta delusione: ha mancato il traguardo proprio nella stagione in cui aveva il miglior apporto di talenti, ma la maturità che è mancata in qualcuno ha impedito di raggiungere il risultato. Mi auguro di rivedere presto le azzurre, in altre occasioni, non solo in questo momento di facili entusiasmi. Devo dire che sanno giocare al calcio, giusto dar loro spazio e opportunità. Spero anche che la Nazionale maggiore di Mancini continui su questa strada: mi piace lo scambio di talenti che il tecnico ha intrapreso, con giocatori prestati alle varie rappresentative”.
Questo nuovo Milan avrà la possibilità di riproporsi con una politica basata sui giovani?
“Il Milan è una squadra in cantiere, tutta da costruire, a cui auguro di ripercorrere le glorie passate. Bisogna avere fiducia e i tifosi sembrano averne. Speriamo torni presto a brillare insieme alle altre grandi”.
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