Megan e Sir Donny : le facce tristi dell’America ed il vento soffia la sua armonica.
Milano – “How many roads must a man walk down. Before you can call him a man? The answer, my friend, is blowin’ in the wind, The answer is blowin’ in the wind”. Bob Dylan cantò queste strofe, poi divenute planetarie, il 16 Aprile del 1962 paragonando la sua sensibilità politica ai giornali che svolazzano per le vie di New York. La risposta alle domande continue di questo ragazzo ventunenne americano che mal sopportava l’indifferenza e le continue guerre soffiava nel vento. Le strade per diventare un uomo sono tante e prima di potersi definire un uomo la saggezza deve prendere il sopravvento sull’impeto. Ovviamente il ragazzo di Duluth nel Minnesota divenne un icona mondiale e soprattutto per tutti i futuri artisti che soffiano nel vento le loro idee. Da Aprile 1962 a Luglio 2019. Dire che è cambiato poco sarebbe già una notizia, infatti molte cose sono peggiorate e continuano a farlo. La politica insegue le sue logiche dominatrici sul popolo, i droni si alzano in volo a spiare le corse sempre più serrate agli armamenti, qualche cantautore continua le sue ballate in Do o Re Maggiore e poi c’è un Campionato del Mondo Femminile che gli sponsor cercano con ogni mezzo di imporre alla comunicazione di massa. Fin qui tutto più o meno logico. Accade un imprevisto però. Negli uomini i forti sono sempre i soliti : Germania, Brasile, Francia, Spagna, Italia….Nelle womens qualcosa cambia. Giusto per non dare troppo per scontato tutto il nostro vivere. Allora capita che nella terra in cui si venerano il Basket, il Baseball, il Football e l’Hockey, delle ragazze decidano di diventare campioni e lo fanno sul serio. La Nazionale Femminile Yankee è una corazzata che non conosce ostacoli. Negli ultimi anni ha perso una sola amichevole contro la Francia seminando vittorie e trofei. Corsa degli sponsor su queste ragazze che a differenza dei loro colleghi maschi hanno studiato ed hanno molta personalità. Soprattutto nel dichiarare la propria omosessualità, cosa che i maschi negherebbero anche sotto tortura. In un pomeriggio torrido a Lione in Francia le Yankees battono l’Olanda e conquistano il loro secondo titolo mondiale consecutivo. Quattro totali in tutto. Fa sorridere una curiosità : questa invincibile armata ha debuttato a livello internazionale il 18 Agosto 1985 a Jesolo contro l’Italia perdendo uno a zero. Le cose cambiano. Allora forti lo eravamo un po’ anche noi. Il senso di questo pezzo qual è? Dove vuole arrivare lo scrivano? Alla Casa Bianca. Alla White House per scriverla come si deve. In questa estate rovente Megan Rapinoe, che definire eroina è forse un po’ inappropriato e quindi meglio personaggio, decide di “sfidare” il Presidente Sir Donny Trump e le sue politiche. Il tycoon non è certo un pezzo piccolo e raccoglie la sfida e rilancia. Una sfida tutta capelli : quelli lilla di Megan contro il ciuffo carota del 45° Presidente degli Stati Uniti. Alla Finale viene inviata una delegazione politica di Serie B ed aizza il popolo contro Megan, la ragazza di campagna di Redding, tacciandola di non patriottica perché non canta l’ Inno e perché in caso di vittoria non si recherà alla White House. Le ragazze vincono e le bandiere stars and stripes dilagano sul suolo francese. Sembra lo sbarco in Normandia se non fosse che siamo a Lione. Ora il mondo si domanda : faranno pace? Megan andrà? Al momento pare però che non ci sia nessun invito a Washington. Tranne quello di Alexandria Ocasio – Cortez ( ventinovenne agguerrita democratica newyorkese ) che Megan ha accettato rispondendo << Consider it done>>, ossia che andrà. Sir Donny invece è fatto così. E forse è la sua forza. Quel ragazzo del Minnesota aveva visto giusto. La risposta è nel vento. E per diventare un uomo bisogna percorrere many roads.
foto : iodonna.it