MILAN, che confusione! Ora BASTA tenere in panchina i migliori. GIAMPAOLO metta in campo forze fresche e qualità.

Non è tanto il risultato del Derby, più che previsto alla vigilia, nonostante tutti i riti scaramantici invocati da chi tifa Milan. La squadra di Conte è di gran lunga superiore a quella di Giampaolo, per capacità tecniche, fisiche, psicologiche, ma ieri sera il risultato è così bugiardo, da non evidenziare quello che è stato il dominio totale dei nerazzurri. A parte il quarto d’ora di studio iniziale, l’Inter ha iniziato a macinare gioco e occasioni, costringendo quello che è forse l’unico pezzo pregiato di questo Milan, Gigio Donnarumma, a tre interventi di acclarata difficoltà. Nel mezzo e fino alla fine, un Milan in totale confusione, sotto ritmo, compassato e privo di idee. Il tecnico rossonero dovrebbe spiegare perchè il sacrificato sia Theo Hernandez e non il frenato e fischiato Rodriguez (sì, perchè a San Siro il pubblico che paga vorrebbe anche vedere superare la metà campo dal proprio terzino…). Giampaolo altresì potrebbe sciorinare le motivazioni che inducono a schierare un ormai troppo ‘disciplinato scolaretto’ Biglia, anzichè Bennacer, giovane, dinamico, eletto miglior giocatore dell’ultima Coppa d’Africa. Che fine ha poi fatto, Mister, quel Jack Bonaventura, lontano dai campi per tutta la scorsa stagione in cui aveva iniziato alla grande realizzando più reti prima che il ginocchio lo togliesse dai giochi, ma ora a detta del giocatore, completamente recuperato? Forse sarebbe cambiato poco o nulla, ma ci insegnano che iniziare con la migliore formazione aiuti ad affrontare l’avversario con ben altri propositi. Ma a parte le perplessità sulla formazione, i dati statistici raccontano anche di una squadra che a dispetto della manifesta inferiorità, ha causato solo dodici falli contro i ventidue dell’avversario, indicatore di una sfida in cui la grinta non è stata certo la migliore qualità mostrata. L’episodio del goal in cui l’Inter va in vantaggio è sintomatico: Sensi e Brozovic amministrano il pallone senza che nessuno li contrasti o crei opposizione. Si trattava di un Derby, non della partita del sabato tra colleghi o amici di infanzia… Vogliamo analizzare un altro tema a suffragio della sconfitta netta e indiscussa subita dal Milan (mi spiace mister Giampaolo, ma i suoi non sono mai stati in grado di tenere il campo ieri). I sei punti in classifica con cui la formazione rossonera si è presentata alla ‘stracittadina’ erano figli di poche, risicate, conclusioni in porta e di due soli goal realizzati. Ieri il copione si è ripetuto; un solo tiro nello specchio in novanta minuti non è accettabile. Urge correre ai ripari: in campo giocatori che abbiano voglia e mostrino orgoglio di indossare una maglia da sempre invidiata e ambita, una formazione che attinga alla qualità che la panchina possiede, ma al momento conservata in una naftalina che finirà con il soffocare il neo tecnico Giampaolo. Si scelga anche il modulo con cui si voglia schierare un attacco capace di poter creare occasioni. Il tempo è galantuomo si dice, ma si dice pure che chi ha tempo, non aspetti tempo…

foto calcioweb.eu

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