IBRA torna a CASA: le ragioni dei TIFOSI, della SOCIETA’ e della sfida di ZLATAN.
“Tanto tuonò che piovve”. Lo disse Socrate in antichità ma è forse quanto hanno pensato gli osservatori esterni e i tifosi non solo milanisti. Il fantasma di Ibrahimovic aleggiava ormai da più stagioni attorno al campionato di serie A, non solo dalle parti di Milanello, pur dovendo ammettere che il feeling tra lo svedese e i colori rossoneri era rimasto vivo e alimentato da dichiarazioni d’affetto reciproco e di nostalgia mai celata. Ibra torna e invia messaggi chiari: dichiarazioni forti, immagini suggestive e mitologiche. Ibra è consapevole della sua forza, fisica e mediatica. La Società e la nuova Dirigenza escono frastornati quasi sconfessati dallo stadio di Bergamo, teatro di uno scempio che rimarrà scolpito negli annuari del calcio, nelle menti e nei cuori di chi tifa Milan. La reazione è però forte, immediata, incontrollata: parte l’attacco frontale alla riconquista del ‘Leone’ svedese, che alla fine cede e torna a casa… Ibrahimovic aveva impresso le sue gesta negli animi dei tifosi rossoneri, che lo videro allontanato e allontanarsi contro ogni suo desiderio. Zlatan Ibrahimovic non ha mai dimenticato ambiente, persone e affetti che parlavano di AC Milan. La sfida è di quelle stimolano, che possono condurre alla resa, ma Ibra è l’interprete migliore e più affidabile a cui Società, allenatore, compagni di squadra e tifosi potessero consegnare le chiavi di uno spogliatoio fragile più di un cristallo e di uno stadio pronto a riempire ogni spazio e a riaccogliere un eroe ritrovato e troppo a lungo rimpianto. La Società avrà fatto i suoi conti e calcoli: la macchina Ibrahimovic sarà in grado di far ripartire il merchandising, riattrarre sponsor e far riparlare del mondo Milan nel pianeta terra. Lo stesso Ibra ha accettato offerta e scommessa con i dovuti calcoli e valutazioni commerciali. Da una parte Zlatan con i suoi 40 milioni di followers sui social a surclassare quelli della Società rossonera, dall’altra il brand, il marchio. lo stampo AC Milan che seppur impolverato, può tornare a risplendere come nel video con cui si è celebrato il ritorno di Ibra sul cielo di Milano ai piedi della Madonnina. I tifosi, per lo più in fermento (ci sono però anche i detrattori e contrari all’operazione), si affidano all’immagine che lo svedese richiama: professionalità, dedizione, senso di appartenenza, classe, vigoria, portamento: quante di queste virtù latitano nel Milan orfano di Ibrahimovic? La risposta è nella rincorsa affannosa al ritorno di Zlatan: Ibra torna a casa, il Diavolo è ora differente, ma lui, giura, è quello di prima.
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