Le PAGELLE nerazzurre di Parma-Inter 1-2. 28° GIORNATA
Handanovic 6: Gol a parte si fa trovare sempre pronto nelle occasioni da rete dei padroni di casa.
D’Ambrosio 5: Torna dopo tanto tempo nelle vesti da difensore centrale. Legge male il traversone che arriva a Gervinho in occasione del gol e pecca di poca lucidità.
De Vrij 6: La rete che avvia alla rimonta nerazzurra gli salva la faccia. Patisce la fisicità di Cornelius andando spesso in difficoltà.
Godin 5,5: Potessimo dargli due voti gliene daremmo uno per la fase difensiva ed uno per quella offensiva. Male in marcatura (dal 73’ Bastoni 6,5: La panchina questa volta è risultata amica e vincente. Lui insacca e porta a casa la vittoria. Poi il bacio allo stemma per interisti veri).
Candreva 5,5: Scivola troppo frettolosamente su Gervinho che andrà al gol. Poco incisivo sulla fascia (dal 69’ Moses 6: Regala l’assist vincente per il gol di Bastoni).
Barella 6: Ha una tenuta importante ed infatti è l’unico che cerca di inventarsi qualcosa nel centrocampo nerazzurro.
Gagliardini 5,5: Doveva farsi perdonare l’errore sotto porta di qualche giorno fa riuscendoci solo in parte.
Eriksen 5,5: Da lui ti aspetti di uscire dai momenti critici grazie alla sua classe ed esperienza. In realtà però si vede poco (dal 69’ Sanchez 6: Entra bene in partita mostrando tutta la sua voglia di fare).
Biraghi 5,5: Patisce Kulusevski e le sue sgroppate non portano pericolosità (dal 69’ Young 6: Gestisce bene il finale di partita).
Martinez 5: È l’uomo da copertina ma non per l’Inter. Gestisce male i palloni che gli capitano tra i piedi e l’assist per la rete di De Vrij non basta (dal 89’ Valero: S.V.).
Lukaku 6: Protegge palloni importanti e cerca di servire i suoi compagni che però non sfruttano il suo lavoro reso difficile dalla marcatura asfissiante di Bruno Alves, non certo uno sprovveduto.
Conte-Stellini 5,5: Cosa salvare della partita? Il risultato. L’Inter ottiene 3 punti insperati per come si era messa la partita. Storditi dai contropiedi di casa non c’è stata gestione del palla ed idee offensive. Male dietro in cui si continua a subire troppo.