Le PAGELLE nerazzurre di Siviglia-Inter 3-2. FINALE DI EUROPA LEAGUE

Handanovic 5,5: In questa stagione quasi mai è stato colpevole dei gol subiti e ad essere sinceri nemmeno nei 3 spagnoli. Ci prova ma non basta, specialmente nei primi due. Peccato perché alzare un trofeo è l’unica cosa che gli manca.

Godin 6: Si fa perdonare dell’errore in marcatura sul primo gol di De Jong andando ad incornare in area di rigore riportando il risultato sul 2 a 2 (dal 90’ Candreva: S.V.).

De Vrij 5,5: Se la manovra non passa sulle fasce è lui l’uomo in più del gioco nerazzurro. Questa volta non ci riesce perché non trova mai lo spazio e i tempi giusti. Troppo lento.

Bastoni 7: È la dimostrazione che l’età è solo un numero. Le gambe non gli tremano, anzi. È l’unico ad avere chiaro cosa fare e gli riesce praticamente tutto: dai disimpegni aerei alle giocate via terra. Un buon punto da cui ripartire.

D’Ambrosio 5,5: La serata non è delle più semplici e lo si capisce fin da subito. Rischia il giallo almeno 3-4 volte perché non riesce a contenere né le sgroppate di Reguillon né le avanzate di Ocampos (dal 78’ Moses: S.V).

Brozovic 4,5: Se il Siviglia ha dalla sua malizia ed esperienza l’Inter ha in mediana un uomo che ha giocato una finale di un Mondiale (con la sua Croazia). Sinceramente ci si aspetta qualcosa in più, molto in più, da uno come lui. Indisponente.

Gagliardini 5: I limiti li conosciamo ma se errare è umano… Si perde De Jong in area per il gol del raddoppio e spreca la possibilità di andare al gol (dal 78’ Eriksen: S.V.).

Barella 5,5: La sua è una partita di nervi. Rischia più per le lamentele che per i duri interventi ai quali ci ha abituato. Però è anche l’unico che in mezzo al campo cerca di creare qualcosa. Ad esempio? Il lancio per Lukaku che spreca un’occasione d’oro.

Young 5: Ingabbiato dall’astuzia andalusa che non gli permette alcuna giocata. Il risultato? Un buon cross a tagliare l’area per D’Ambrosio. Troppo poco.

Martinez 4,5: La sua stagione da montagne russe precipita sul più bello perché pare non essersi accorto che ci si stava giocando una finale. Mentalmente ed ora anche fisicamente sparito (dal 78’ Sanchez: S.V.).

Lukaku 5: Il rigore dopo 4 minuti gli regala la possibilità di raggiungere il record di uno che nel calcio ha scritto la storia, Ronaldo, il fenomeno. Poi però si rende protagonista al contrario sprecando un’occasione calciando contro Bono ma soprattutto segnando nella sua porta chiudendo ogni possibilità di rimonta.

Conte 4,5: Tatticamente sembra mancare qualcosa perché l’Inter non riesce ad essere fluida e arrembante come al solito. Sulle fasce in mezzo al campo gira male e a risentirne è l’intero attacco. Tardivi i cambi. L’Europa rimane un tabù, sarà per la prossima.

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