Le PAGELLE nerazzurre di Inter-Fiorentina 4-3. 2° GIORNATA SERIE A.
Handanovic 6: Tanti gol così alla prima forse non li aveva mai presi, difficile però evitarli.
D’Ambrosio 7: Inizia la stagione come l’aveva lasciata, segnando. Troppo importante il gol che porta ai primi 3 punti della stagione.
Bastoni 6,5: Pare un veterano nonostante la giovane età. Gioca per la prima volta da centrale di difesa al posto dello squalificato De Vrij.
Kolarov 5,5: Discutibile per alcune scelte in fase difensiva però era la prima volta e gliela perdoniamo.
Young 6: Parte da titolare un po’ a sorpresa. Impreciso palla al piede ma decisivo su un salvataggio da ultimo uomo su Kouame (dal 65′ Hakimi 6,5: Entra e fa quello che deve fare. Spingere e buttare qualche pallone in mezzo. Suo l’assist per il gol di Lukaku).
Barella 6,5: Pronti via ed è subito giallo. Il cartellino però non lo destabilizza ed è l’unico nel primo tempo a dare qualità e sostanza nel centrocampo nerazzurro (dal 75′ Vidal: S.V.).
Brozovic 5,5: Può e deve fare meglio soprattutto quando c’è da coprire. Lascia strada libera a Castrovilli che segna troppo facilmente (dal 75′ Nainggolan: S.V.).
Eriksen 5: Ora non ci sono più scusanti. Occorre più grinta ed essere più dentro al gioco. Un suo errore provoca la ripartenza del vantaggio viola (dal 64′ Sensi 6,5: Rispetto al danese si fa più vedere e ha sempre pronta la giocata giusta).
Perisic 5,5: Non è la serata dei croati. In questo ruolo da quindi di centrocampo va rivisto anche perché oltre alla fase offensiva c’è anche quella difensiva e Chiesa ne ha approfittato (dal 78′ Sanchez 7: E’ lui il cambio che alla fine ha fatto la differenza. Gli ultimi due gol partono dai suoi piedi).
Martinez 7,5: Il primo gol è una meraviglia mentre il secondo è alla “toro”. Caparbio e testardo in area di rigore come pochi giocatori sanno essere.
Lukaku 6,5: Sprona la squadra alla rimonta con il gol del 3 a 3 dopo averne sbagliato uno poco prima. Buona la prima, meglio dell’anno scorso.
Conte 6,5: Difensivamente c’è qualcosa da migliorare, l’assenza di De Vrij ha pesato fin troppo. Il resto lo fa con gli uomini dalla panchina. La qualità e l’abbondanza hanno fatto la differenza.